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Art.33. “””L’infermiere, qualora l’organizzazione chiedesse o pianificasse attività assistenziali, gestionali o formative in contrasto con i propri principi e valori e/o con le norme della professione, si attiva per proporre soluzioni alternative e se necessario si avvale della clausola di coscienza”””. Al netto del “gesto istituzionale” e del “gesto tattico” del massimo azionista della rappresentanza professionale infermieristica in Italia, una questione avversata, strumentalizzata, latente e palleggiata tra punti di vista confliggenti, trova forse esito nella revisione di un articolo cardine del precedente codice deontologico, il 49. Forse.

a) Depotenziato il pretesto. – b) Superato l’articolo. – c) Consegnata ad altri attori la gestione del contesto prima previsto anche come atto titolare. – d) Valicato il riferimento demansionante per mano interna. 

Avete voluto la bicicletta? Pedalate.

Codice Civile e Codice Disciplinare: queste ora sono le fonti principali con le quali confrontarsi se, quando e con chi sarà capace di interpretare una fattispecie che, per alcuni e disinteressatamente, sino al 26 Novembre us aveva un solo “mandante” e che dal 27 Novembre avrà diversi “autori materiali” del mantenimento di una condizione atavica nella quale già da allora, comunque, erano parte integrante pur chiamandosene sempre fuori.

L’organizzazione del lavoro si ragiona in ambito aziendale, e sull’organizzazione del lavoro rispetto a contesti dequalificanti e demansionanti, chi aveva voce per alzare il velo dell’ipocrisia ha sempre preferito mettere il silenziatore alle proprie prerogative.

Ma da oggi la comunità infermieristica potrà contare sul fattivo e certo dirimente supporto di “terzi” nella lotta alla madre di tutti gli empasse della professione. Sapremo certamente quante vertenze, dove, in quale modo, con quali risultati, con quali patrocinii sarà governata l’eredità dell’articolo 49, se di eredità si può parlare per la nuova filosofia che sottende all’art. 33 in prima lettura.

Ciò detto, non erano accettabili prima un demansionamento ed una dequalificazione “istituzionalizzati” intesi come incardinati nelle indicazioni del Codice di Deontologia Infermieristica, e non saranno accettati ora un demansionamento ed una dequalificazione “istituzionalizzati 2.0”, quando cioè le aziende decideranno di rimediare alla carenza di personale addetto a compiti esecutivi ricorrendovi anche indirettamente, in maniera subdola o adibendo forzatamente a incombenze esecutive e ancillari e privando di quell’autonomia funzionale che dovrebbe, invece, caratterizzarne il ruolo infermieristico.

Ancora, la costrizione diretta o indiretta a svolgere mansioni inferiori e, contestualmente, lo svuotamento delle competenze che qualificano la professione infermieristica, sono sempre da considerarsi atti lesivi del diritto fondamentale del lavoratore alla libera esplicazione della propria personalità nel luogo di lavoro: in questa partita, campo aperto all’associazionismo per le più svariate interpretazioni del modulo d’attacco al problema.

Illustri il sindacato quali siano le strategie, le richieste, le ambizioni, le cose da fare per migliorare l’intero capitolo relativo agli Obblighi del dipendente nel Ccnl Comparto Sanità ed in particolare sull’articolo 11 ex 28 lettera h). Perchè è li e solo li, ora, che si annida l’assillo degli specialisti degli specchietti per le allodole:

a) “…Eseguire le disposizioni inerenti all’espletamento delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti dai superiori…”
b) “…Se ritiene che la disposizione sia palesemente illegittima, il dipendente è tenuto a farne immediata e motivata contestazione a chi l’ha impartita, dichiarandone le ragioni…”
c) “…Se la disposizione è rinnovata per iscritto ha il dovere di darvi esecuzione, salvo che la disposizione stessa sia vietata dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo…

Perchè sarà “”l’organizzazione che chiede e pianifica attività contrastanti…””, e non più il Codice Deontologico a prevedere un contesto di “compensazione eccezionale”, alla quale opporsi quando ricorrente. Articolo stressato e strumentalizzato al punto tale da doverlo accantonare. E dell’organizzazione aziendale deficitaria nessuno degli attori di cui al può chiamarsi fuori. Notare bene: l’organizzazione del lavoro e prerogativa della delegazione sindacale, prevista dai CCNL è costituita dalla RSU e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali di categoria firmatarie del CCNL.

E’ arrivato anche per questi il momento di fare, di rimboccarsi le maniche, di sporcarsi le mani su questioni rilevanti piuttosto che con chiacchiere sterili. Gli infermieri si guardavano attorno prima, si guarderanno attorno domani e nella partita in corso chi troveranno al loro fianco?

Nel frattempo, se siete in salute, dite trentatré…

 

 

 

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