I pazienti dializzati, specie nell’attuale contingenza pandemica, non dovrebbero trovarsi nella condizione di dover difendere il loro diritto ad un trattamento che ha garantito negli anni una migliore qualità di vita e diversi vantaggi clinici.
Le gravissime carenze di personale, reiteratamente denunciate dagli operatori, devono essere colmate e non aprire la strada alla “ottimizzazione delle risorse”.