Skip to main content

Il Direttore Generale dell’Asur incontrerà i sindacati e le RSU in tutte e cinque le aree vaste per spiegare le ragioni tecniche della rimodulazione al ribasso e del taglio dei premi di produttività di cui al fondo anno 2015. A preoccupare sono però i fondi 2016, ancora non definiti e che rischiano di andare ancora più al ribasso, anche se in tutto il territorio i direttori di Area Vasta stanno lavorando per mantenere gli accordi presi con i sindacati il più integri possibile.

Le ragioni del taglio sono spiegate nero su bianco anche in un provvedimento aziendale che ha ribadito che la scelta di ricalcolare il fondo per la produttività 2015 dei dipendenti ASUR nasce dall’applicazione di una circolare ministeriale che indicava la rimodulazione al ribasso dei premi rispetto agli accordi presi in precedenza nelle Aree Vaste. La manovra taglia ai fondi oltre 2 milioni di euro. I sindacati, non convinti dalle ragioni di Asur e Regione, che di fatto ha lasciato la questione nelle mani dell’azienda, hanno indetto una manifestazione congiunta il prossimo 26 Ottobre ad Ancona.

Luca Talevi, segretario regionale CISL FPS mette in luce che la regione scrive espressamente in un una delibera di giunta del 6 ottobre che “il maggior costo delle assunzioni verrà riassorbito con azioni di revisione dell’assetto organizzativo e di contenimento della spesa del personale (riduzione prestazioni aggiuntive, riduzione costi co.co.co, revisione fondi contrattuali). Dato che però la legge di stabilità inserirà nuovi fondi proprio per le assunzioni e le stabilizzazioni, all’interno dei 113 miliardi di fondo sanitario nazionale complessivo, non è il caso che la regione, insieme all’Asur, ci ripensino e diano ai lavoratori quanto di loro competenza nel pieno rispetto rispetto degli accordi 2015 sottoscritti in ogni area vasta? Il problema riguarda anche il 2016. Non si comprende perché la regione non voglia sottoscrivere un accordo come quello firmato dai sindacati in Emilia Romagna e prevedere che almeno una parte degli oltre 40 milioni di euro risparmiati sulla pelle del personale dal 2011 ad oggi vada a ricompensare la produttività e la professionalità di migliaia di infermieri e operatori socio sanitari.

 

su cronachemaceratesi.it

Leave a Reply