Skip to main content

A proposito, deve essere ricordato che Il Piano Sanitario Regionale che l’Atto Aziendale di riferimento, vigenti, prevedono nella Neurochirurgia di Teramo  23 posti letto di cui 4 di terapia sub-intensiva (stanza dedicata dove i pazienti sono sottoposti a continuo monitoraggio emodinamico, respiratorio e delle funzioni neurologiche da parte del personale infermieristico, specificando che seppur in respiro spontaneo i pazienti sono quasi sempre portatori di cannula tracheostomica) ed i restanti di “degenza ordinaria” anch’essi definiti “specialità di elevata assistenza”, per i quali stante la normativa vigente il rapporto tra pazienti e infermieri è  di 2:1.
L’attuale dotazione, invece, risulta sottodimensionata rispetto ai parametri di legge.
Per altro verso si registra la non idoneità dei locali ove sono allocati i posti letto di terapia sub-intensiva per l’insussistenza dei canoni stabiliti dalla legge, che, fra l’altro , sottopone quotidianamente a forti rischi la tutela dei pazienti.

La UIL FPL ritiene inaccettabile solo il pensiero che il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Teramo  possa vivere un momento di disservizio per i numerosi utenti della provincia di Teramo, spero tanto”  conclude Alfiero Di Giammartino  “ che l’intervento del Prefetto di Teramo possa scongiurare qualsiasi ulteriore iniziativa sindacale e ristabilire le normali e corrette relazioni in un clima di buona fede e correttezza ed in ultimo addivenire ad una equa risoluzione delle criticità evidenziate”

su ((https://certastampa.it/2016/10/12/la-neurochirurgia-a-teramo-assistiti-senza-tutela-il-personale-dichiara-lo-stato-di-agitazione/))

Leave a Reply