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Riforma della sanità, ecco cosa cambia Dal sociale alle liste d’attesa

Le nuove Usl Rispetto alle attuali 21, dal 1° gennaio 2017 le Usl scenderanno a 9, vale a dire una per provincia eccetto Veneziano e Vicentino che ne avranno due, a cui andranno aggiunte le aziende ospedaliere di Padova e Verona, lo Iov e l’Azienda Zero. Belluno e Feltre confluiranno nella «1 Dolomiti»; Pieve di Soligo, Asolo e Treviso nella «2 Marca Trevigiana»; Venezia, Mirano e Chioggia nella «3 Serenissima»; San Donà di Piave nella «4 Veneto Orientale»; Rovigo e Adria nella «5 Polesana»; Cittadella, Padova e Este nella «6 Euganea»; Bassano e Thiene nella «7 Pedemontana»; Arzignano e Vicenza nella «8 Berica»; Verona, Legnago e Bussolengo nella «9 Scaligera». (Segue)

Gli attuali direttori generali, nominati lo scorso 30 dicembre, manterranno la carica e non saranno più commissari delle aziende soppresse. L’opposizione ha ottenuto la conferma della figura dei direttori del sociale (che diventerà «servizi socio-sanitari»). Fra tre anni questo assetto sarà sottoposto a verifica da parte della giunta.

Sociale e territorio Rispetto alla versione iniziale del testo, la parte riguardante il sociale e il territorio è stata riscritta a suon di emendamenti. Le future 9 aziende sanitarie avranno ciascuna una conferenza dei sindaci. Invece le conferenze dei sindaci delle attuali 21 Usl diventeranno «comitati dei sindaci di distretto», che manterranno le competenze in materia di bilancio sociale, piano di zona e della non autosufficienza, schede di dotazione territoriale e attivazione delle medicine di gruppo. Gli stessi comitati potranno presentare all’osservatorio regionale, che sarà istituito entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge sul Bur (prevista per martedì 25 ottobre), richieste di attivazione di nuove Usl. Sempre per ciascuno di questi 21 bacini potranno essere nominati un coordinatore del sociale (purché i posti letto negli ospedali territoriali e di comunità siano più di 3.000) e un coordinatore amministrativo (a condizione che la popolazione sia superiore a 500.000 abitanti).

Liste d’attesa e Cup online Gli emendamenti dell’opposizione hanno permesso l’inserimento nella riforma di due misure dedicate agli utenti della sanità. La prima riguarda le liste d’attesa: è previsto che la giunta adotti un programma straordinario per ridurre i tempi, semplificare gli accessi e assicurare la presa in carico da parte degli specialisti in caso di patologie croniche o di necessità di approfondimenti diagnostici, attraverso percorsi di prenotazione interaziendali, convenzioni con il privato accreditato, nuove assunzioni e nuove tecnologie, attivazione di progetti innovativi come Cup online, recall via sms o app per ricordare l’appuntamento, cancellazione via telefono. Il secondo intervento concerne l’attivazione della tessera sanitaria elettronica e quindi del fascicolo sanitario elettronico: al medico che vede un paziente per la prima volta basterà un clic per conoscere la sua situazione clinica, permettendo così diagnosi più veloci e riducendo gli esami inutili.

I risparmi, le macchine, le cureLa legge include una clausola di neutralità finanziaria, secondo cui l’attuazione della riforma dovrà avvenire «nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione». Sul punto le minoranze hanno espresso perplessità, in riferimento al fatto che novità come l’aumento dei posti letto negli ospedali di comunità e l’attivazione delle medicine di gruppo integrate a rigore dovrebbero comportare un aumento dei costi. Ma i tecnici di Palazzo Balbi stimano che la nuova organizzazione, fra la centralizzazione degli acquisti e delle procedure in capo all’Azienda Zero e la riduzione delle Usl, comporterà un risparmio annuo di 90 milioni di euro in costi amministrativi, che la giunta annuncia di voler reinvestire in cure e tecnologie. In programma l’acquisto di nuovi macchinari, fra cui robot chirurgici, tac e risonanze, ma pure più posti letto e medicine di gruppo.

Su http://mobile.corriere.it/m/informazionelocale/notizie/corrieredelveneto/notizie/cronaca/2016/21-ottobre-2016/riforma-sanita-ecco-cosa-cambia-sociale-liste-d-attesa-240999547102/1/

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