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La vicenda sta assumendo contorni stucchevoli, sino al comunicato di ieri sul sito della Regione Sardegna: un ennesimo rinvio, molte parole e pochi fatti. Attribuzioni e prerogative assegnate dalle norme vigenti agli attori della contrattazione sindacale e alle istituzioni sono state via via disattese. Al centro dell’assistenza il paziente? Con la stessa cura, al centro della contrattazione deve esserci il lavoratore. Riteniamo doveroso sintetizzare alcuni passaggi che nella querelle possono aiutare a capire i “fatti”, ma soprattutto a non ricadere negli errori commessi. La dignità, il decoro e l’impegno dei lavoratori dipendenti ASL 7 impongono il rispetto della professionalità acquisita negli anni (nb: acquisita e non presunta), e di questo diritto intendiamo parlare. Un diritto che deve trovare un giusto riconoscimento economico,  nel rispetto delle regole, delle procedure, del buonsenso, delle persone. Qualcuno non potrà rispondere degli esiti per assenza del requisito di personalità giuridica, come si evince chiaramente dai rilievi della stessa Corte dei Conti. Nessuno degli attori della contrattazione integrativa però, per quanto ci è dato di conoscere, può chiamarsi fuori dalla contesa: il danno economico che si è profilato ieri e  si sta profilando domani, poteva essere evitato e previsto?

sintesi-passaggi-caso-fasce-asl-7

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