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Sanità, due reparti dal Morelli a Sondrio? Il sindacato Fials suona l’allarme

Nelle corsie di Neurochirurgia e Ortopedia regna l’incertezzaa

Sondalo, 12 ottobre 2016 – Un clima dipreoccupazione circola in queste ore tra il personale medico e infermieristico del presidio ospedaliero di Sondalo, dove da tempo si vocifera su di un eventualetrasferimento dei reparti di Neurochirurgia e Ortopedia al polo sanitario di Sondrio, con conseguente riorganizzazione delle risorse umane.

Paure e incertezze condivise anche dai residenti e raccolte dall’organizzazione sindacale di categoria, la Fials, intervenuta nei giorni scorsi per tentare di far luce sulla vicenda: «In una lettera inviata alla direttrice sanitaria, la dottoressa Giuseppina Panizzoli, abbiamo richiesto chiarimenti circa la ventilata ipotesi di spostamento, dal momento che le indiscrezioni si fanno sempre più numerose. Il nostro timore è che si tratti di un piano concreto, visto che il progetto di trasferimento era già al vaglio della precedente direzione, che in parte lo aveva realmente attuato. Peraltro non si ravvisa, a nostro parere, l’opportunità di modificare l’ubicazione di queste unità operative dal presidio sondalino, dove risultano già in essere ed efficienti, verso Sondrio, al momento non dotato dei requisiti richiesti. Ma se questa è la decisione che si vuole attuare, chiediamo che quanto meno ci vengano fornite informazioni su l’eventuale riorganizzazione del personale attualmente assegnato ai reparti in questione» spiega Salvatore Falsone, segretario provinciale Fials.

Intanto, dopo un fruttuoso incontro tra la direzione sanitaria e i medici dei reparti di Ginecologia dei tre presidi di Sondrio, Sondalo e Chiavenna, sarebbe in parte rientrata, per questa unità operativa, l’emergenza provocata dallacarenza del personale, grazie all’assunzione di quattro risorse, cui probabilmente se ne aggiungerà una quinta. «La dottoressa Panizzoli, cui avevamo esposto la problematica, non ha tradito la nostra fiducia ed è riuscita a mantenere la parola data. Al momento però il reparto di Ginecologia di Chiavenna risulta nuovamente sotto organico, per il recente abbandono di uno dei medici. Sappiamo che le nuove assunzioni non dipendono direttamente dalla direzione sanitaria, per cui chiediamo che anche le autorità locali, se realmente interessate alla sopravvivenza dei nostri poli, facciano sentire la propria voce per un intervento degli organi regionali» conclude Falsone, sottolineando inoltre la necessità di una razionalizzazione dell’organizzazione interna delle varie strutture, con un esame critico sugli attuali turni applicati e un eventuale affiancamento tra vecchie e nuove leve.

EMMANUELA TUBELLI Su http://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/ospedale-1.2585996

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