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FP CGIL VENETO: BASTA TAMPONI RAPIDI PER I SANITARI
QUANDO LO ABBIAMO DETTO L’ULSS VOLEVA DENUNCIARCI

Venezia, 17 gennaio 2021

Apprendiamo con piacere che la Regione Veneto ha disposto di utilizzare per il personale sanitario e delle Rsa i tamponi rapidi di terza generazione o i tamponi molecolari, escludendo in modo chiaro quelli di prima e seconda generazione.

In tutti questi mesi abbiamo messo in dubbio l’affidabilità di quei test e quando lo abbiamo rappresentato pubblicamente e abbiamo scritto all’Ulss Serenissima siamo stati minacciati di essere denunciati.
Una reazione sbagliata, spropositata e sonoramente smentita sia dalle indicazioni che emergono oggi che dall’alto numero di casi che interessano la nostra Ulss.

In sintesi vorremmo ricordare i fatti:

• il 29 ottobre mandiamo un report TAMPONI VELOCI = ci arrivano molte segnalazioni/riflessioni dai lavoratori in quelle ore che sostanzialmente criticano l’uso degli screening veloci per i pazienti che arrivano dal Pronto Soccorso. La sensazione è che ci siano “falsi negativi” che inducono a calare l’attenzione nei reparti nel senso che si ricoverano con altri pazienti etc…;

• rappresentiamo le numerose segnalazioni di operatori che scoprono di essere positivi con grave ritardo e che chiedono di essere sempre sottoposti a tampone molecolare;

• segnaliamo queste cose per iscritto all’Ulss 3;

• il 4 novembre riceviamo lettera di diffida da uno studio legale privato per conto dell’Ulss 3;

• la circolare del 30 ottobre del Ministero della Salute raccomanda l’uso del test molecolare sia per diagnosi che per screening agli operatori sanitari. L’Ulss 3 prosegue con i test rapidi.

In tutti questi mesi abbiamo avuto un alto numero di contagiati, ma nessuno ha mai potuto avere i dati ufficiali.  Alla riunione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) del 14 dicembre 2020 viene consegnato un tabulato che presenta numerosi buchi di rilevazione.

Serve una grande operazione di trasparenza per evitare di creare false rappresentazioni o errori. A noi i numeri non tornano ma saremmo felici di sbagliarci.

Ad esempio nell’area Venezia-Mestre la Direzione afferma che i contagiati (infortuni) tra i lavoratori tra febbraio e novembre sono all’incirca 170, secondo le segnalazioni raccolte da noi superiamo i 200. Nell’area di Dolo, Mirano e Noale sono 101 (noi stimiamo almeno il doppio).
 Non ci convincono nemmeno i dati di Chioggia  con i 58 positivi dichiarati dalla Direzione.

Come Cgil a dicembre abbiamo ricevuto segnalazioni che farebbero pensare a circa 70 infortuni dovuti a Covid solo a Venezia Mestre. Di questi numeri non riceviamo né conferma né smentita da parte dell’Ulss.

Non vogliamo certo dire che avevamo ragione quando sostenevamo alcune cose, della ragione in questa emergenza sanitaria ci interessa molto poco. Quello che vogliamo è un confronto stringente a tutela dei lavoratori della sanità che sono sovraesposti da quasi un anno e che avrebbero bisogno dell’Azienda al loro fianco e sostegno.
La scelta stessa di sospendere il tavolo dell’emergenza e di non riconvocarlo più si dimostra sempre di più un grave errore.

Auspichiamo che dopo la nota della Regione l’Ulss 3 Serenissima si renda conto che serve un’operazione trasparenza sui dati e che se utilizzassero il metodo del confronto invece che quella di minacciare le denunce, forse ne gioverebbe alla gestione dell’emergenza nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini.

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