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Stringere la cinghia. Programmare in anticipo – e su territori più ampi – gli acquisti di beni e servizi. Lavorare sulla riduzione dei ricoveri “impropri” negli ospedali. Con queste parole d’ordine ieri l’assessore alla Sanità della Regione Sonia Viale ha accolto i nuovi direttori generali delle Asl liguri e del San Martino-Ist.

Senza però rinunciare a qualche frecciatina, in particolare verso il neo-nominato direttore generale dell’ospedale genovese: «Quella battuta sugli stipendi dei dirigenti della sanità in Liguria se la poteva risparmiare», ha gelato Giovanni Ucci, “reo” di aver commentato («ho cercato un giovane perché in Liguria si guadagna troppo poco per chi è vicino alla pensione») la nomina a direttore sanitario del piemontese Giovanni La Valle, al centro di parecchie polemiche. Polemiche che hanno mandato l’assessore leghista su tutte le furie e creato un po’ di malumore anche all’interno della maggioranza di Giovanni Toti, oltre che la prevedibile reazione dei sindacati e dell’opposizione. Tanto che già circola la malignità di una “sponsorizzazione” della contestata nomina da parte di un parlamentare di Forza Italia.

Risparmi sugli acquisti
Insomma, in questo clima non proprio serenissimo la Regione e il supermanager di Alisa Walter Locatelli hanno accolto i nuovi direttori generali senza tante cortesie: l’invito è quello di presentarsi la prossima settimana con un piano di riorganizzazione e con un raffronto tra la “produzione” (cioè i numeri di pazienti, interventi, ricoveri etc..) dello scorso anno e quella del 2016. Ma non si è parlato, se non in linea generale, dei conti della sanità ligure. Per quello, però, è bastata la lettera di Locatelli ai manager in cui gli si chiede di rinviare il rinviabile (come spese) sul bilancio del prossimo anno e di attrezzarsi per un taglio del 3% da concentrare sull’acquisto di beni e servizi nel 2017.

SU http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/11/02/AS4NFPyE-sanita_ricoveri_liguria.shtml

 

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