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Un buco da 100 milioni da chiudere. Così il patrimonio immobiliare del Pio Albergo Trivulzio, quantificabile in circa 400 milioni di euro, e derivante in gran parte dai lasciti testamentari, si assottiglia. Tanti i passi più lunghi della gamba nelle gestioni precedenti e ora c’è da ripianare. Tra i tanti segni lasciati quella dell’ultima “affittopoli” del 2010, costata 2 milioni di euro

Un nervo scoperto quest’ultimo e oggetto della trattativa tra la rappresentanza sindacale unitaria degli istituti Martinitt e Stelline che ospitano i minori in difficoltà. «Al momento – dice Martina Maffei, coordinatrice della Rsu – la questione contrattuale è delicata e per questo siamo in costante contatto con la direzione. A dicembre scadranno otto contratti a tempo determinato e abbiamo chiesto che siano rinnovati tutti e otto per due anni. La direzione – sottolinea Maffei – si dice disponibile a questa modalità». Più radicale la posizione del sindacato Cub sanità che si aggancia direttamente alla questione della vendita del patrimonio: «nonostante la vendita del patrimonio immobiliare – dicono – non si è riusciti a trovare le risorse per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro degli educatori. Abbiamo incontrato la direzione dell’istituto prima delle elezioni ma non abbiamo avuto nessuna proposta, se non una ulteriore chiusura nei confronti dei precari e nessun piano di rilancio».

Nel mirino del sindacato CUB anche il ricorso troppo disinvolto agli educatori liberi professionisti (in tutto sono 23) e a turni che superano le 24 ore: «al di fuori di ogni standard con 50-60 ore settimanali di lavoro e un elevato numero di notti». Niente contratto e poche tutele, così, denunciano dalla Cub c’è anche chi in un mese fa 15 notti. Nella stessa giornata i rappresentanti del sindacato saranno ricevuti dall’assessore alle Politiche sociali, salute e Diritti Pierfrancesco Majorino. La direzione del Pio Albergo Trivulzio dal canto suo fa sapere che «a breve ci saranno stabilizzazioni a tempo determinato per gli operatori con una cessazione degli incarichi libero-professionali», rese possibile proprio grazie alla vendita del patrimonio immobiliare e che arriverà il «rinnovo dei contratti alla prossima scadenza per continuare a garantire gli standard», che secondo la direzione non sono mai venuti meno.

http://www.linkiesta.it/it/article/2016/10/24/dopo-affittopoli-il-pio-albergo-trivulzio-vende-una-fetta-del-patrimon/32153/

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