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Sulla giornata odierna caratterizzata da un minuto di silenzio, si registra una voce fuori dal coro, legittima ma scomposta. Sessanta secondi spesi male.

La volpe con poca memoria si racconta, e si convince che sia inutile fare tanti sforzi per un grappolo di uva acerba.

Ma acerba non è,  la volpe si auto inganna e si scorda del miraggio del posto al sole, pur atteso e a più riprese.

Disprezzare oggi ciò che non si è riusciti a ottenere ieri avvia inesorabilmente all’oblio quel poco di salvabile di un pur labile ricordo.

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