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Il day after del rottamatore senza incentivi di Stato e supervalutazione dell’usato, volge al termine. E dalle reazioni dei cittadini e della politica praticata anche fuori confini, non pare sia stata giudicata una genialata. Anzi. Se vi fosse un osservatorio nazionale sui boomerang di certa classe politica e dirigente, oggi 14 gennaio assieme agli scatoloni del Ministro Bonetti, avrebbero da fare le valigie in tanti. Ma non succederá, nemmeno un trolley, una sacca, una borsa dell’Ikea. 

Un sistema parlamentare fonda la sua funzione favorendo la costruzione di maggioranze di governo che si cercano in parlamento, come nel 2019 a parte inversa, quando però la scissione era ancora da venire e si millantava di una rappresentanza politica che in termini numerici è risultato essere ben al di sotto del rullo di tamburi.

Maggioranze di governo da ricercare in parlamento e che parrebbero isolare il kamikaze, limitare i contatti, evitare un’altra opportunità e prospettiva di rimediare ad un errore tattico che somiglia tanto ad una parabola del già miracoloso 3,2%. Il Papeete non ha insegnato nulla, da lì si era partiti e li sono ritornati nel breve volgere di un panegirico.

L’Italia schiva sempre e per istinto chi ritiene inaffidabile, camaleontico, fiero di sé, bramoso, buon giocatore di carte, ma senza capitale da spendere. Un incompiuto quindi.

 

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