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Ti chiedono di dormire fuori casa. Alla mattina hai guadagnato 5 euro. Le chiamano “notti passive” e per gli infermieri assunti dalle cooperative sociali significa passare la notte in una struttura, residenza psichiatrica o casa di riposo. Se c’è necessità e l’infermiere viene svegliato, la paga è regolata secondo i normali compensi orari. Se invece la notte passa indenne e non ci sono allarmi, allora la pronta disponibilità notturna con residenza in struttura vale soltanto 5 euro. Una cifra che gli infermieri, professionisti con laurea, considerano ridicola.

L’allarme in Piemonte arriva adesso con la delibera sulla riorganizzazione della psichiatria che sarà discussa nei prossimi giorni dall’assemblea di Palazzo Lascaris. Nel documento le “notti passive” sono uno strumento contemplato. Opzione del tutto legittima, considerato che è inclusa nel contratto di lavoro nazionale, ma considerata inopportuna dalle organizzazioni sindacali e dal Collegio infermieri Ipasvi.
Negli ultimi anni questa disponibilità a passare la notte nella struttura è utilizzata sempre più spesso. “Il tema è sul tavolo nazionale sul rinnovo del contratto di lavoro per le cooperative sociali – spiega Paolo Manassero, Cgil servizi socio assistenziali, sanitari ed educativi del privato – È urgente una riflessione, perchè questa forma di reperibilità si può sommare a cinque giorni di lavoro normale in orario diurno. Di fatto, l’infermiere delle cooperative arriva a fare sei giorni di lavoro alla settimana”.
La questione sta cominciando a creare grande agitazione fra i lavoratori, aggiunge Manassero, “e di certo dovrà essere affrontata sia a livello nazionale, al tavolo di discussione sul nuovo contratto, sia a livello regionale, chiedendo un intervento dell’assessorato sulla delibera di riorganizzazione della psichiatria”.
Barbara Chiapusso, vicepresidente del Collegio infermieri Ipasvi, conferma i malumori crescenti: “Esprimiamo profondo dissenso e stiamo valutando, all’interno del nostro consiglio, quale posizione assumere su una delibera che, avallando questo istituto, obbliga gli infermieri a sottostare a condizioni lavorative inaccettabili, oltreché lesive del decoro della professione”
SU http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/11/20/news/turno_di_notte_in_ospizio_a_cinque_euro_l_ultima_frontiera_per_gli_infermieri-152420259/

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