Guarderemo al panorama sindacale con occhi attenti. E saremo sia neutrali che determinati.
8 Ottobre 2016
Abbiamo voluto e lavorato ad una iniziativa editoriale con un piano organizzativo e metodologico che in prospettiva potesse contemplare e condividere con gli attori della contrattazione tutte le aree di interesse che ruotano intorno al mondo del lavoro nella sanità pubblica e nella sanità privata.
Immaginiamo il quotidiano sindacale come una rassegna di istantanee e approfondimenti a livello nazionale e dagli ambiti decentrati, dalle strutture ospedaliere e dai servizi, dalla piattaforme ai comunicati stampa, dalle iniziative alle manifestazioni, dalle assemblee di RSU ai congressi, dagli intenti alle cose realizzate, dai punti di vista agli orientamenti giurisprudenziali, dai pareri alle circolari, dall’Aran alle ASL, dai luoghi di lavoro ai territori, dalla sicurezza alle progressioni economiche, dalle confederazioni alle rappresentanze istituzionali, dai contratti collettivi agli accordi integrativi.
L’idea e l’impegno, in un unico portale web, sono quelli di colmare una lacuna nel campo dell’informazione sindacale e di rendere fruibili ai 531.000 dipendenti del comparto sanità, a chi li rappresenta e alle istituzioni, tutti gli sviluppi della contrattazione.
La contrattazione nazionale e decentrata è infatti condizione imprescindibile per ben collocare i lavoratori nel tessuto sociale e nei territori per quello che rappresentano: una risorsa e non un costo, ma nemmeno una fonte di “approvvigionamento”.
Raccontare l’ambito sindacale è cosa seria, e nella narrazione non possono esserci spazi da concedere a ciarlatani e imbonitori: il mondo del lavoro non è un supermercato dove si posizionano articoli civetta e promozioni prendi tre paghi due. Tra le corsie dei surgelati e dei prodotti in scadenza o scaduti di quel supermercato, noi non passeremo.
Nella sanità pubblica e privata in particolare, la difesa e il rispetto della dignità degli attori principali del mondo contrattuale passano anche con il testimoniare e/o ignorare l’assalto alla diligenza (intesa quale buona fede, aspettativa, ambizione, migliori diritti e corretti doveri dei lavoratori) da parte di alcune delegazioni di parte pubblica e sindacale.
Ma sarà soprattutto decisivo e di nostro interesse declinare e sollecitare quanto di importante, continuo, tangibile, concreto, utile si imposti e realizzi a livello nazionale e decentrato da chiunque debba adoperarsi per migliorare le condizioni del lavoro e professionali dei maggiori azionisti del comparto sanità sia nella parte normativa che in quella economica.
Graziano Lebiu