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Un documento che raccoglie tutte le criticità e le domande in merito alla fusione delle due Usl di Belluno e Feltre, che dal primo gennaio 2017 confluiranno nella nuova Usl Dolomitica. Lo sta elaborando la Fp Cgil, che venerdì ha riunito delegati e quadri della segreteria. Il documento sarà inviato nei prossimi giorni alle Conferenze dei sindaci, alle due Usl e alla Regione Veneto

e sarà oggetto di un confronto fissato per lunedì 21 novembre alle 17 in sala Affreschi di palazzo Piloni.

«La questione dell’unione delle due Usl è molto importante», precisa il segretario provinciale della Fp Cgil, Gianluigi Della Giacoma. «Molte sono le criticità che abbiamo evidenziato durante il nostro incontro. Uno dei chiarimenti che chiederemo riguarda l’organizzazione tecnica e amministrativa che sarà data all’Usl Dolomitica, anche in vista dell’applicazione della fantomatica Azienda zero. Già, l’Azienda zero: ancora oggi non sappiamo quali saranno le sue funzioni e che ruolo all’interno dell’organizzazione regionale avranno le aziende sanitarie territoriali».

Ma una delle questioni più rilevanti è quella relativa al personale. «Il documento che è in fase di redazione», prosegue Della Giacoma, «pone anche la questione dell’organizzazione dei reparti. Che fine faranno le unità operative che sono presenti in entrambi gli ospedali, sia a Belluno che a Feltre? Saranno tenute in vita o saranno specializzate? Che fine faranno gli ospedali periferici? E il personale presente nelle attuali strutture rimarrà dov’è o sarà spostato di sede? Sarà prevista una mobilità all’interno del territorio?».

L’unificazione delle aziende sanitarie, come dalla Regione spesso evidenziato, dovrà portare anche dei risparmi. «Di questi risparmi cosa se ne farà? Rimarranno nel nostro territorio o andranno nel calderone regionale? Se fosse questa l’ipotesi giusta, a noi non andrebbe bene per niente».

Resta la grande incognita legata ai servizi sociali. «Cosa succederà dei servizi socio-sanitari quando saranno accorpate le due aziende?», conclude il segretario della Funzione pubblica. «Molti cittadini ci chiedono come sarà gestita la partita del post acuzie. Vale a dire quando una persona sarà dimessa dell’ospedale dove era stata ricoverata in emergenza, chi la prenderà in carico?».

«Sono tutte domande che attendono di ricevere una risposta dal direttore generale dell’Usl unica e in parte anche dalla Regione. Per questo nell’incontro del 21 novembre cercheremo di condividere queste perplessità con tutto il territorio». (p.d.a.)

SU (http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2016/11/08/news/un-documento-sul-futuro-dell-azienda-dolomitica-1.14386050)

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