Fials lo attacca: sapeva dei problemi
CECINA. Sul sindaco Lippi si abbattono però gli strali del sindacato Fials. «Non svolge nell’espletare il suo mandato di presidente della Conferenza dei Sindaci della Azienda Toscana Nord Ovest un ruolo di difesa e promozione delle attività presenti nella ex Asl 6 – dice il segretario provinciale Massimo Ferrucci – in tal senso qualcosa è già accaduto, se prendiamo a riferimento l’organigramma della Azienda sanitaria possiamo constatare come a capo dei dipartimenti (che avranno una funzione di partecipazione alle scelte strategiche, organizzazione e gestione) vi sia un ridotto numero di dirigenti della ex Asl 6».
Ferrucci parla anche di assenza di confronto con le istituzioni. «E’ chiara la subalternità del presidente della Conferenza dei Sindaci alla direzione aziendale e non esercita i poteri conferitegli dalla legge. Il sindaco Lippi si proclama favorevole ad una devoluzione delle prestazioni verso il privato. E’ singolare constatare come la questione delle liste di attesa venga risolta non attraverso una proposta per un utilizzo maggiore delle apparecchiature a suo tempo acquistate, con assunzioni e un migliore impiego delle risorse ma con un invio dell’utenza verso il settore privato». «Il sindaco Lippi oggi appare nelle cronache cittadine come uno zelante controllore delle disfunzioni dei servizi sanitari e delle infrazioni dei lavoratori. Noi crediamo che tale immagine sia immeritata. Riteniamo improprio, al di là delle doverose segnalazioni alle autorità, un suo ruolo interventista e carico di invasioni/commistioni in ruoli gestionali come” delegato” della Asl di probabili infrazioni dei lavoratori». Poi contesta a Lippi di aver dichiarato che sul pronto soccorso “ ” non ci sono carenze di nessun tipo..” nonostante “il Fials abbia presentato a Lippi, un dettaglio delle carenze strutturali del pronto soccorso, un quadro completo della mancanza di personale nel presidio ospedaliero di Cecina e nelle attività territoriali».
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