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Abaterusso: “La provincia di Lecce ha bisogno di un nuovo ospedale per rendere  più funzionale e moderna la sua rete ospedaliera e dare cure e servizi di qualità alle persone. Proprio per questo non servono fughe in avanti e logiche di campanile”.  “Il nuovo ospedale – se e quando ci sarà la certezza del finanziamento – non può essere costruito nell’area di Maglie. Lì c’è già un nosocomio, quello di Scorrano, che è in grado di rispondere alla domanda di salute del territorio, una struttura su cui sono stati investiti cospicui finanziamenti per dotarlo di ambienti e attrezzature tecnologicamente avanzate, sul quale si può intervenire con ulteriori servizi per potenziarlo ulteriormente. E ciò coerentemente con le scelte del piano di riordino di Emiliano che ha riconosciuto il ruolo strategico dell’ospedale scorranese. Ripartiamo dalla storia e dalla geografia”. “Il Salento ha contribuito in modo decisivo all’attuazione dei diversi piani di rientro varati in questi anni: sei ospedali chiusi (Nardò, Maglie, Campi, Poggiardo, San Cesario, Gagliano), circa 350 posti letto in meno”.

“Le scelte – prosegue – compiute in questi mesi, in attuazione di leggi e decreti del governo nazionale, hanno ulteriormente penalizzato gli ospedali di Copertino, Galatina e Casarano. Se non interverranno fatti nuovi questi ospedali corrono seriamente il rischio di chiudere o comunque di non essere in grado di assicurare un livello minimo di assistenza. Adesso è il momento di fare un balzo in avanti, sempre nella consapevolezza che bisogna utilizzare al meglio le poche risorse disponibili. Auspicando, pertanto, che il governo nazionale metta a disposizione delle regioni i fondi per l’edilizia sanitaria, è possibile avanzare, all’interno della programmazione sanitaria regionale la proposta di  nuovo ospedale”.

“La mia idea, che nasce da ciò che c’è oggi nel Salento, è che il nuovo ospedale debba essere costruito nell’area tra Nardò, Copertino e Galatina. – spiega Abaterusso – Tale scelta è motivata da considerazioni limpide:

  1. Il nuovo ospedale Salento (Nardò-Copertino-Galatina) servirebbe un’area densamente popolata; solo le tre città raccolgono circa 100mila abitanti.
  2. Il nuovo ospedale comporterà la chiusura dei due ospedali attivi –Galatina e Copertino – che manifestano da tempo problemi strutturali legati alla vetustà degli edifici e alla loro inadeguatezza tecnologica.
  3. La rete ospedaliera lascia scoperte importanti locali turistiche, da Porto Cesareo alle marine di Nardò, i cui collegamenti con Gallipoli sono alquanto difficoltosi, soprattutto durante la stagione estiva.
  4. L’ospedale di Scorrano manterrebbe le sue funzioni e potrebbe addirittura essere ulteriormente rafforzato”.

(http://www.ilpaesenuovo.it/2016/11/05/abaterusso-sul-nuovo-ospedale-del-salento-si-segua-la-logica-non-i-campanili/)

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