Un incontro tra i soggetti in campo per garantire la continuità del servizio e la sicurezza dei posti di lavoro. E’ la proposta che la Camera del Lavoro di Nuoro ha presentato a una delegazione di dipendenti nei servizi prestati dalla Polo Sanitario Sardegna Centrale Spa la società che realizza il Project financing per conto della Asl di Nuoro dopo che nei giorni scorsi l’Azienda sanitaria ha fatto i primi passi per annullare il contratto di concessione bocciato nell’agosto scorso dall’Anac. A rischio ci sono circa 700 posti di lavoro impiegati nei servizi (ristrutturazioni, pulizie, Cup, portierato e guardiania) offerti dal Pssc.
“Un numero pesante, soprattutto in un territorio martoriato dalla crisi come è il nostro fa notare il segretario provinciale di Filcams Cgil, Paolo Cao e, in assenza di un programma preciso, la preoccupazione è forte”. Ecco perché la Cgil spinge per un dialogo tra le parti in causa: la Asl, la Pssc che con un accordo da un miliardo di euro per 27 anni si era impegnata nel 2008 a erogare una serie di servizi alla sanità pubblica, e i sindacati. “Sarebbe la soluzione migliore per evitare caos e disservizi ha aggiunto il segretario della Camera del lavoro di Nuoro, Salvatore Pinna non incontrarsi significherebbe solo innescare un conflitto giudiziario tra Asl e Pssc che ha un contratto quasi trentennale e vanta anche dei crediti”. All’incontro organizzato oggi dalla Cgil hanno partecipato anche il segretari provinciali di Fiom e Fp Cgil, Maddalena Casula e Sandro Fronteddu. Intanto, la Polo Sanitario Sardegna Centrale, fa sapere di essere “aperta ad un dialogo con le Istituzioni ed i soggetti coinvolti che consenta un piano di gestione delle attuali criticità, al fine di ridurre gli impatti sociali, salvaguardare l’occupazione e migliorare la qualità della sanità nuorese”. Ribadisce, peraltro, di essere stata “sempre disponibile a confrontarsi con la Asl nonostante l’ingente credito vantato al 31 dicembre”.