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All’indomani della nomina dei commissari per la sanità Campania Polimeni e D’Amario, avvenuta  il 18 gennaio 2016,  il Presidente De Luca  ebbe a dichiarare  che nell’incontro istituzionale,  avuto  con i nuovi responsabili  della sanità   regionale,   si era tenuta una importante riunione   nella quale  “ in  un clima di sinergia e piena collaborazione”era stato affrontato un approfondito esame delle linee di intervento rispetto alle priorità e criticità della sanità campana.

Il presidente De  Luca   aveva annunciato  i punti qualificanti del nuovo piano concordato con la struttura commissariale, che così si sintetizzano:  Nessuna  chiusura di ospedali, ma solo  riconversione delle strutture sulla base di una svolta radicale nei servizi ai cittadini e nella medicina del territorio;  definire al più presto  i contratti  con le strutture accreditate per assicurare servizi e assistenza ai cittadini;  incentivare l’assistenza sanitaria nelle strutture pubbliche con l’attivazione dei servizi anche oltre le ore venti e nei giorni festivi;  assicurare subito qualità  e sicurezza al sistema dell’emergenza- urgenza   e assicurare   l’attivazione  delle reti di immediato intervento per l’infarto, l’ictus e i politrauma; superare  in tempi brevissimi le criticità  rilevate nell’assistenza ai cittadini: liste d’attesa, tetti di spesa,  rapporti con la sanità privata.

Perché è finita la sinergia tra il Presidente De Luca e i commissari per la Sanità?

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