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Sanità privata, il dossier di Scura e Urbani sul tavolo di Spagnuolo. Incontro di quasi due ore tra i commissari per il Piano di rientro e il procuratore di Cosenza. Gli uffici giudiziari indagano sui requisiti delle strutture e sui pagamenti disposti da parte della Regione.

COSENZA Quasi due ore. Tanto è durato l’incontro tra i commissari per la sanità calabrese, Massimo Scura e Andrea Urbani, e il capo della Procura della repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo. Al termine dell’incontro, che è vecchio di quasi due settimane ma del quale solo oggi si è riusciti ad avere conferma ufficiale, Urbani e Scura hanno lasciato al procuratore Spagnuolo una voluminosa relazione attinente vicende e fatti relativi alla gestione della sanità in provincia di Cosenza. Un dettaglio, questo, che conferma il fatto che l’incontro non è stato certo estemporaneo, ma al contrario era stato programmato da tempo.
Nulla da fare, invece, in merito ai contenuti dell’incontro, attesa la riservatezza imposta dal procuratore Spagnuolo che, del resto, ha voluto incontrare i commissari Scura e Urbani di pomeriggio e fuori dai canonici orari d’ufficio proprio per evitare riverberi mediatici.
È noto, invece, che il procuratore già da mesi ha avviato una indagine sulla gestione della sanità in provincia di Cosenza e sui rapporti tra sanità pubblica e strutture private che operano in convenzione con il sistema sanitario regionale. Un’inchiesta che muove su due direttrici. La prima riguardante il degrado e l’abbandono in cui versano molte strutture sanitarie pubbliche, la seconda sull’operato di quanti hanno dovere di vigilanza e controllo sul rispetto delle regole sottoscritte dalle strutture sanitarie private, al fine di mantenere riconoscimento e convenzione con il sistema sanitario regionale.
Cosa di non poco conto, in una realtà, quella cosentina, che presenta un primato singolare: è la provincia dove i posti letto delle strutture private superano quelli messi a disposizione dalle strutture pubbliche. Altro filone, inoltre, riguarda l’ammontare del debito della Regione nei confronti della sanità privata, tempi e modi dei pagamenti, verifica della fondatezza degli importi presentati dalle strutture sanitarie private.
Proprio su questo ultimo segmento si addentrerebbe gran parte del lavoro predisposto dai commissari Urbani e Scura, confluito nella relazione consegnata al procuratore Mario Spagnuolo. Per la cronaca, residuano due precisazioni.
La prima: l’incontro dei commissari con il procuratore di Cosenza ha avuto luogo ben prima che al commissario Massimo Scura arrivasse la convocazione a Palazzo Chigi per un incontro con il sottosegretario (all’Editoria) Luca Lotti, finalizzato a valutare la disponibilità di Scura a lasciare l’incarico, atteso il conflitto esistente con il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. La seconda: non è la prima volta che l’attività dei commissari sfocia in iniziative giudiziarie. In precedenza, infatti, Massimo Scura ha inviato un esposto denuncia al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, chiedendo accertamenti su presunte interferenze con l’attività dell’Ufficio del commissario messe in atto da Franco Pacenza, voluto dal governatore Mario Oliverio come consulente per le questioni connesse alla sanità calabrese.

Su http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/cronaca/item/51099-sanità-privata,-il-dossier-di-scura-e-urbani-sul-tavolo-di-spagnuolo/51099-sanità-privata,-il-dossier-di-scura-e-urbani-sul-tavolo-di-spagnuolo

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