Il deciso quanto repentino cambio di marcia sul vincolo di esclusività per il personale infermieristico, apre scenari indecifrabili e sarà foriero di discussioni disparate.
Chi ha esultato si lecca le ferite.
Chi ha tenuto un profilo molto basso continua a restare nell’ombra.
Chi è rimasto prudente ha vinto il secondo giro.
Nel breve volgere di nemmeno 72 ore, una “manita* al contrario” ha emendato il testo entrato in CDM senza:
– limiti temporali
– autorizzazioni di sorta
– vincoli al superamento del vincolo
È uscita nella notte che precede il 1 Aprile con il limite al 31 dicembre 2025, con verifica delle diverse ma non meglio declinate “autorizzazioni”, senza eliminare le sperequazioni e le disparità di trattamento con la classe medica.
Il cerino acceso resta nelle mani del Governo e del Ministero della Salute, che adesso andranno a dover spiegare a molti il colpo di stato, perché è lo stato dell’esercizio professionale infermieristico che non si sviluppa se non a tappe forzate e sotto amministrazione controllata
Governo e del Ministero della Salute devono garantire l’art. 32 della Costituzione, ma devono anche pesare sin da subito se la professione infermieristica sia all’altezza di declinare l’opportunità in senso inverso rispetto allo stucchevole convincimento di qualcuno che il superamento del vincolo di esclusività significhi “tappabuchismo”.
Il Servizio Sanitario Nazionale non può permettersi di tenere in ostaggio a 4 soldi e in violazione di un elenco infinito di istituti contrattuali i lavoratori del comparto sanità, che tutto sono tranne che mercenari come i gettonisti del momento.
Il Servizio Sanitario Nazionale deve liberare risorse intellettuali e umane agonizzanti, senza effettiva autonomia e senza prospettiva di un contratto di lavoro pubblico degno.
Il Servizio Sanitario Nazionale non può impedire che la professione infermieristica divenga attrattiva e più attrattiva delle altre.
Tutto il resto sono chiacchiere da bar dell’ospedale.
Di seguito la versione di martedì 28 marzo e quella del 31 marzo. 31 marzo meno 28 Marzo uguale 1 Aprile.
NB, * manita: il cinque prima dato e poi negato.