Interrogazione a risposta in Commissione
Al Ministro della salute – per sapere – premesso che
la Giunta regionale del Veneto ha approvato in data 16/03/2021 il percorso di “Formazione complementare in assistenza sanitaria dell’Operatore Socio-Sanitario” e modalità organizzative di carattere generale. L.R. 20/2001 – Accordo stipulato il 16 gennaio 2003 tra il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano destinato prioritariamente agli Operatori Socio-Sanitari in attività presso le strutture extraospedaliere residenziali e semiresidenziali per anziani, pubbliche e private accreditate al fine di assicurare la presenza presso le stesse dei necessari operatori adeguatamente formati per l’esecuzione di attività ulteriori da svolgersi all’interno del processo assistenziale definito dai professionisti sanitari competenti;
a supporto di tale delibera viene esplicitato che la situazione emergenziale da Covid-19 ha determinato una accresciuta esigenza di personale presso le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali e pertanto devono essere adottate tutte le misure necessarie al fine di fronteggiare le necessità assistenziali garantendo la presenza di operatori opportunamente preparati, in possesso delle competenze adeguate;
in particolare, nel settore della residenzialità e semiresidenzialità extraospedaliera, pubblica e privata c’è un ulteriore aggravio delle attività di tipo sanitario, difficilmente affrontabile dal solo personale infermieristico;
il percorso di “Formazione complementare in assistenza sanitaria dell’Operatore Socio-Sanitario “istituito dalla regione Veneto non è altro che un corso formativo di 150 ore di didattica e 250 ore di tirocinio, quest’ultimo da effettuarsi per ogni corsista presso le strutture sanitarie e socio-sanitarie degli Enti del Servizio Sanitario regionale a fine del quale l’operatore socio sanitario è abilitato come previsto dall’allegato A del DGR n. 305 del 16 marzo 2021 a svolgere tutta una serie di mansione che sono prettamente infermieristiche e mediche e che per la loro complessità e varietà, sicuramente, non sono sufficienti 250 ore di tirocinio per padroneggiare anche se la regione Veneto afferma che “tale misura può contribuire, mediante inserimento supplementare di OSS specializzati rispetto agli standard di personale infermieristico nelle strutture socio sanitarie per anziani, a soddisfare il fabbisogno assistenziale”
in definitiva, quindi, la delibera 305/2021 della regione Veneto apre alla possibilità di utilizzare gli Operatori sociosanitari (OSSS) rispetto ad atti propri dell’assistenza clinica del paziente di competenza esclusiva di medici ed infermieri ledendo così gli interessi della persona malata che potrebbe non essere assistita nel miglior modo possibile:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopradescritti e se non ritenga doveroso intervenire urgentemente, per quanto di propria competenza, affinchè venga modificata o ritirata la delibera 305/2021 della regione Veneto e venga così garantito alla persona la miglior assistenza possibile.
On. Rotta Alessia