L’uomo, 40enne salernitano, era ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Sant’Arsenio. La Procura chiude l’inchiesta: “Somministrate dosi eccessive di farmaci”. Tra i medici “avvisati” anche tre già condannati dai giudici per il caso di Franco Mastrogiovanni“. Ex giocatore di basket, quarantenne di Agropoli, Carlo Vitolo era ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Sant’Arsenio (Salerno) dalla fine del mese di febbraio scorso. Ne uscì, da morto, il 4 marzo. Quattro medici e dodici infermieri in servizio presso quel reparto hanno ricevuto ieri l’avviso di conclusione delle indagini preliminari: sono indagati (ma non al momento imputati) a vario titolo dalla Procura di Lagonegro per omicidio colposo. L’uomo sarebbe deceduto per un arresto cardiocircolatorio causato da un’intossicazione da farmaci. Carlo era un paziente con disturbi psichiatrici, e i suoi familiari non avevano ritenuto convincenti le spiegazioni fornite dai medici sulle cause del decesso. Secondo la Procura, nello specifico gli sarebbero stati somministrati dei farmaci in dosi superiori al range terapeutico. Per un farmaco, il Talofen, la dose somministrata in base a quanto emerso dalle indagini sarebbe stata superiore di ben venti volte il limite previsto. Per un altro, il Serenase, la dose sarebbe stata invece quattro volte superiore alla soglia considerabile terapeutica. Proprio queste sostanze avrebbero causato l’intossicazione e la conseguente morte per arresto cardiocircolatorio del paziente.
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