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Question time sull’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino a Palazzo Cesaroni. Il consigliere regionale ha chiesto all’assessore Luca Barberini “quali azioni  la Regione intende intraprendere per far fronte al costante aumento di richieste di prestazioni all’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino (Branca)”. Nella presentazione dell’atto Smacchi ha evidenziato come questa struttura rappresenti “sempre di più un punto di riferimento per il territorio umbro e per le Marche.

Se da un lato infatti, grazie all’appropriatezza delle prestazioni, calano gli accessi dei residenti, dall’altro le importanti professionalità che vi operano e le strutture esistenti ne fanno un polo di eccellenza che deve essere potenziato, anche sul fronte del personale, alla luce della riorganizzazione del sistema sanitario marchigiano e alle novità della viabilità, con l’apertura del tratto umbro della Perugia–Ancona e della prossima conclusione dei lavori di quello marchigiano. Questa struttura – ha detto Smacchi – si presenta come un presidio fondamentale per il territorio, essendo inserito nella rete dell’emergenza-urgenza. È stato adeguato l’organico medico, con la nomina dei direttori di Anestesia e Nefrologia e di cinque dirigenti medici. Sono stati ristrutturati i locali del Pronto Soccorso e sono stati adeguati quelli del Centro regionale per la fibrosi cistica. Attuato concretamente anche il piano del taglio delle liste d’attesa”. Smacchi ha anche evidenziato che “nel 2016 si arriverà a seimila interventi di chirurgia, verranno erogate 750mila prestazioni di laboratorio e 650mila prestazioni radiologiche annue. È stata già registrata una crescita di parti e sono aumentati del 14 per cento gli accessi al Pronto Soccorso”.

Nella risposta l’assessore Barberini ha detto che “è indubbio che le modifiche alla viabilità potranno avere influenza sul presidio ospedaliero di Branca. Ad oggi le due situazioni che denotano un aumento di prestazioni sono riferibili al punto nascita, dove quest’anno si pensa di arrivare a 50 parti in più rispetto al 2015. E questo è un segnale in controtendenza sia a livello regionale che nazionale. L’altro dato in aumento è l’accesso al pronto soccorso. Per il resto c’è un sostanziale equilibrio delle attività. Sono state adottate misure per rispondere a queste situazioni, a partire dalla ristrutturazione del Pronto Soccorso che verrà conclusa in questo mese e a novembre troverà piena esecuzione. Inoltre sanno attivati letti di osservazione breve-intensiva in medicina e chirurgia per decongestionare nei momenti di maggiore attività l’area del Pronto Soccorso. Altro intervento è l’attivazione di procedure interne per l’integrazione delle altre unità all’interno dell’ospedale al fine di ottimizzare anche per i codici verdi il percorso delle consulenze con l’obiettivo di ridurre l’attesa all’interno del Pronto Soccorso. Da dicembre verrà potenziato il personale al Pronto Soccorso. Nel frattempo vanno adeguatamente monitorati i riflessi sull’attività interregionale: molte attività in incremento sono riconducibili a pazienti provenienti dalle Marche. È una situazione da monitorare e laddove questo fenomeno acquisisca certezza e numeri significativi avremo la necessità di intervenire ulteriormente rispetto a quanto abbiamo già realizzato e quanto già programmato”.

Nella sua replica Smacchi ha sottolineato che “serve maggiore attenzione per il personale infermieristico e Oss (operatore socio-sanitario). Al Pronto Soccorso non c’è neanche un Oss. Di fatto, aver puntato sulla zona di Branca è stata una soluzione vincente per valorizzare il territorio. Si potrebbe pensare ad un protocollo con le Marche per incentivare il flusso di pazienti”.

Su http://www.umbriadomani.it/umbria-in-pillole/sanita-ospedale-di-gubbio-gualdo-tutti-gli-interventi-in-arrivo-112254/

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