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SANITA’

Ospedale Pescara, tagli in arrivo per infermieri e Oss

La denuncia della Uil Fpl

PESCARA. La Uil Fpl torna a denunciare  la cronica carenza di personale infermieristico ed Oss all’ospedale di Pescara.

Un problema ben noto in procinto di aggravarsi ulteriormente a causa del “taglio di personale” deciso dall’attuale amministrazione ed attuato mediante la proroga dei contratti somministrati a tempo determinato di solo 38 unità di personale a fronte delle 66 ad oggi in servizio.

Questa decisione, secondo il sindacato, non farà che aggravare la già difficile gestione dei reparti con possibili disservizi nell’assistenza dei pazienti e dell’utenza.

In particolare, a causa della riduzione di operatori socio sanitari, l’organizzazione sindacale è venuta a conoscenza che il responsabile infermieristico della direzione sanitaria ha già comunicato che il servizio addetto alla logistica non riuscirà ad assicurare completamente il supporto necessario ai reparti.

A conferma di quanto detto, rivela la Uil Fpl,  nei reparti di neonatologia e nido, già oberati di lavoro a seguito della nota chiusura dei punti nascita negli ospedali limitrofi il carico di lavoro è diventato insostenibile a causa dell’aumento dei neonati.
OSTETRICIA

Il reparto ostetricia, dove è ubicato il nido, può accogliere solo 21 puerpere e quasi tutti i giorni sono presenti più di venti neonati tanto che le madri restano degenti sullo stesso piano, ma in ali diverse, con soli due infermieri per la copertura dei turni pomeridiani e notturni. Anzi con il riassetto territoriale della sanità i neonati che nascono a Pescara sono aumentati.

In particolare nella sezione di Terapia Intensiva Neonatale, racconta ancora il sindacato, ci sono quattro stanze di degenza: nella sub-intensiva con nove posti letto ed una sola infermiera per turno, nella chirurgica con tre posti letto ed una sola infermiera per turno, nell’isolamento con tre posti letto ed una sola infermiera per turno e nella TIN con tre posti letto ed una sola infermiera per turno. La situazione peggiora durante il turno notturno quando per le quattro stanze ci sono in totale solo tre infermieri.

Ne consegue che una di esse deve gestire due stanze contemporaneamente.

Gli infermieri, durante le ore diurne, devono inoltre effettuare, se necessario, il trasporto d’urgenza, lasciando il reparto senza personale.

«Una simile situazione è sconcertante», denuncia il sindacato, «poiché l’amministrazione sembra ignorare del tutto quali siano le vere problematiche da risolvere all’interno dell’ospedale e si affaccenda, invece, nel reiterare richieste alla Regione Abruzzo per l’assunzione di personale amministrativo, in particolare dirigenziale, anziché impiegare tali fondi per assumere quelle figure, come infermieri ed OSS, delle quali l’ospedale ed i cittadini realmente necessitano.
LE PRECISAZIONI DELLA ASL

La direzione della Asl di Pescara però sottolinea che la sigla sindacale parlando di “tagli di personale“ «omette di segnalare che i contratti somministrati a tempo determinato cessanti  ( 28 su 66 ) erano contratti a “tre mesi “, che erano stati  attivati unicamente per consentire la tranquilla fruizione delle ferie estive del personale sanitario . Non corrisponde al vero ,inoltre, che la Asl abbia reiterato  “richieste alla Regione Abruzzo per l’assunzione di personale amministrativo , in particolare dirigenziale, anziché impiegare fondi per assumere quelle figure ,come infermieri ed OSS …”, in quanto la richiesta ha riguardato, oltre a personale amministrativo, soprattutto  10  Dirigenti medici  a fronte di  13 pensionamenti ; 10 infermieri, 15 Oss, 4 operatori tecnici.

Dettagli e approfondimenti su http://www.primadanoi.it/news/sanita/568734/ospedale-pescara-tagli-in-arrivo-per-infermieri-e-oss.html

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