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Anche se il bonus elargito da Trento e Bolzano è uguale a quello stanziato dal presidente del Consiglio. I dipendenti delle Province autonome, grazie a una trattativa tra gli amministratori e i sindacati, riceveranno 80 euro in più in busta paga. A Trento la somma non è ancora stata ufficializzata, ma è solo questione di tempo. A Bolzano, invece, il presidente della Provincia ed esponente del Partito autonomista trentino tirolese (Patt), Arno Kompatscher, ha già dato il via libera all’aumento.

A partire dal luglio 2016, con effetto retroattivo, i 40mila dipendenti dell’ente riceveranno 40 euro in più, ai quali, da maggio 2017, se ne aggiungeranno altri 40. «Per il triennio, la giunta provinciale ha messo a disposizione una cifra molto importante, pari a 125 milioni di euro, e ha già pianificato il budget relativo», ha spiegato Kompatscher all’Altoadige.

«Ci sono voluti molti incontri e trattative intense, ma abbiamo raggiunto un risultato davvero importante», ha sottolineato l’assessore al Personale della giunta provinciale di Bolzano, Waltraud Deeg. «Circa 40mila dipendenti della Provincia, del comparto sanità, dei Comuni, delle Comunità comprensoriali, delle case di riposo e dell’Ipes, avranno un beneficio economico diretto grazie agli aumenti».

Il contratto collettivo è già stato firmato ed entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione. «Anche dal punto di vista previdenziale ci sono maggiori garanzie per i dipendenti», ha proseguito Deeg in riferimento all’aumento, a partire dal 2017, dell’1% della quota a carico del datore di lavoro sulla contribuzione alla previdenza complementare.

Per gennaio 2018, inoltre, è prevista la creazione di un fondo per le prestazioni sanitarie.

Anche il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, pure lui del Patt, è pronto ad aumentare di 80 euro la busta paga di 32mila dipendenti. Il provvedimento verrà varato nell’ambito delle nuove norme contro i furbetti del cartellino previste dalla legge Madia, ovvero iter accelerato, sospensione entro 48 ore e licenziamento entro un mese nel caso di prove schiaccianti a carico degli assenteisti.

Parallelamente, i dipendenti della Provincia di Trento riceveranno gli 80 euro in più. «Registriamo un passo avanti sulle progressioni», ha dichiarato il segretario della Fp Cgil, Giampaolo Mastrogiuseppe. «La Provincia è pronta a sostenere subito quelle dalla prima alla seconda. Resta da chiarire come saranno gestite le altre». A tal proposito, le ipotesi sono due: «Anticipare al 2017 le risorse del 2018, per provvedere a regolarizzare tutte le progressioni, oppure progressioni garantite, entro la fine del 2018, a tutti coloro che abbiano maturato i requisiti».

Le trattative tra i sindacati e la Provincia sono a buon punto. L’accordo sull’aumento della busta paga dei dipendenti trentini dovrebbe essere raggiunto a breve. «C’è un’apertura del presidente Rossi sull’anticipo delle risorse al 2017», ha confermato il segretario della Fp Cisl, Pierachille Dalledonne. «Quanto alle progressioni di prima e seconda fascia, per noi si tratta di un atto dovuto». Gli impiegati delle Province di Trento e Bolzano avranno i loro 80 euro.

SU http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=2127434&codiciTestate=1&titolo=Gli%2080%20euro%20di%20Trento%20e%20Bolzano

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