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«Sul fatto che i manager della sanità vadano pagati in modo adeguato rispetto alle loro responsabilità si può essere d’accordo, anche se sarebbe auspicabile che nel determinare il sostanzioso premio di risultato si tenesse conto anche del grado di soddisfazione degli utenti delle strutture e dei servizi, che oggi è rilevabile con apposite metodologie. Sorprende però la motivazione degli aumenti: impedire l’abbandono del Piemonte per passare ad altre Regioni dove pagano di più. Mi domando allora a cosa serva il coordinamento nazionale fra gli assessori regionali alla Sanità se non riesce a stabilire livelli uniformi di retribuzione per i relativi managers, lasciando spazio ad una concorrenza dannosa e senza senso. E mi domando anche perché non intervenga,in alternativa, il Ministero della Salute per cercare di correggere un uso cosi distorto da parte delle Regioni della loro autonomia e competenza in materia di organizzazione sanitaria. 

Giorgio Ponzetto

SU http://www.lastampa.it/2016/10/23/cronaca/rubriche/specchio-dei-tempi/le-lettere-del-ottobre-5FBbrFUdVVV7YA6HhuGV1H/pagina.html

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