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Sicurezza sul lavoro: un DDL di semplificazione del DLGS 81/2008

Una previsione di eliminare circa la metà degli articoli contenuti nel decreto legislativo n. 81/2008, e un principio ispiratore: togliere dal Testo Unico per la sicurezza sul lavoro ciò che è sovrabbondante rispetto alle disposizione comunitarie.

Sono solo alcuni degli highlights resi noti daLorenzo Fantini, giuslavorista ed esperto di sicurezza sul lavoro, su un DDL di riforma del decreto 81/2008 che ha come primo firmatario l’ex Ministro del lavoro Maurizio Sacconi.

L’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni lo scorso 7 luglio è realtà e, pur con diverse criticità e qualche sospetto profilo di incostituzionalità da risolvere, ha fissato i requisiti per la formazione degli RSPP e degli ASPP.

Il DDL Sacconi

Questo disegno di legge dovrebbe, nelle intenzioni dei firmatari, portare a uno snellimento del testo unico 81/2008 o, quantomeno, attivare un dibattito che serva a contemperare le responsabilità in materia di sicurezza tra datori di lavoro e lavoratori con un approccio, già evocato da recente giurisprudenza di Cassazione, una “condotta collaborativa” tra gli attori aziendali anche per meglio definire i profili di responsabilità in caso di incidenti.

Un altro elemento del DDL Sacconi sarebbe quello di “agganciare” il rispetto delle prescrizioni di sicurezza sul lavoro al progresso della tecnica, tramite specifico e puntuale riferimento alle norme tecniche di riferimento, in grado di evolversi nel tempo in base al progresso tecnologico, senza rimanere “congelate” nel tempo.

Maggiori dettagli e approfondimenti su http://www.ediltecnico.it/49185/sicurezza-sul-lavoro-cosa-bolle-pentola-futuro/

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