Furbetti del cartellino, dopo il decreto Madia scoperti 449 assenteisti. Restano a casa con metà stipendio
Sono 449 i dipendenti pubblici assenteisti che sono stati sospesi dal proprio incarico dopo l’entrata in vigore del decreto Madia, il provvedimento contro i cosiddetti “furbetti del cartellino”. I dati,accolti da Il Giornale, mostrano come circa un quarto di questi (112) si riferiscano alla sola Sicilia, seguita da Calabria (62) e Toscana (49). A questi, sospesi dal proprio incarico in attesa che una sentenza penale certifichi il definitivo licenziamento, secondo quanto previsto dal decreto spetta comunque metà dello stipendio. Ma non è l’unica beffa.
I maggiori giuslavoristi (gli esperti in diritto del lavoro) concordano infatti su un punto: l’iter – diciamo così “rapidamente punitivo” – previsto dalla premiata ditta Renzi&Madia presenterebbe “evidenti rilievi di anticostituzionalità”. “Ad esempio – conferma al Giornale l’avvocato Gabriele Fava, esperto in giurisprudenza del lavoro – i tempi eccessivamente ristretti relativi all’istruttoria non sarebbero garanti dei legittimi diritti di difesa. Una situazione di pregiudizio che , se accertata in sede processuale, non solo porterebbe al reintegro del presunto furbetto, ma anche al riconoscimento in suo favore degli stipendi arretrati non corrisposti e, soprattutto, di ulteriori risarcimenti (prevedibilmente cospicui) per danni materiali e morali patiti durante la fase di illegittima sospensione.
su http://www.huffingtonpost.it/2016/10/11/decreto-madia-assenteisti_n_12436902.html