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Studentessa del corso di infermieristica dell’università di Milano, sede di Crema, costretta a ricorrere a un avvocato per vedere rispettati i suoi diritti. Si chiama Elisabetta Conte, ha 21 anni ed è di Crema e ha dovuto abbandonare il suo sogno di diventare infermiera. A causa di discriminazioni dovuto al suo stato di salute.

“All’inizio del secondo anno di corso – racconta Elisabetta – sono stata costretta a tre ricoveri ospedalieri a causa dell’insorgere di una sclerosi multipla. Sono stata impossibilitata a frequentare le lezioni del mio corso.

Ho provveduto a documentare la mia situazione ma al momento di sostenere gli esami di fine anno mi è stato negato l’accesso per aver superato il numero di assenze”.

La studentessa solo grazie all’intervento di un legale riesce a ottenere l’ammissione agli esami e li supera con ottimi risultati.

Ma non riesce a completare il tirocinio, perché soggetto a rischio di Coronavirus.

Elisabetta si reiscrive al secondo anno e chiede se, nell’eventualità non fosse ancora idonea al tirocinio, vi fosse un’altra soluzione.

«Ho dovuto incaricare il mio legale di contattare l’università per chiedere se fosse possibile un’alternativa e l’unica possibilità che mi è stata concessa è stata di rimandare il termine del tirocinio al dicembre 2021, anziché settembre, ma senza garanzie.

A quel punto non ho avuto altra scelta che abbandonare gli studi”.

La studentessa credeva di avere il diritto di portarli a termine, dato che la diagnosi non esclude lo svolgimento della professione di infermiera.

“Questa situazione va a incidere su diritti costituzionalmente garantiti alle persone con fragilità”.

 

https://www.google.com/amp/s/www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/sogno-infermiera-infranto-1.5909971/amp

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