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Un operatore socio-sanitario sarebbe stato aggredito fisicamente da un primario all’ospedale Cardarelli. La denuncia arriva dalla Fials, Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, che in una nota ha ricostruito l’episodio. «E’ increscioso ed ingiustificabile l’episodio che si è verificato la notte scorsa presso i locali della Farmacia dell’Ospedale Cardarelli di Napoli.

Un operatore socio-sanitario – spiega Roberto Maraniello, segretario generale della Fials di Napoli -, colpevole solo di star svolgendo il proprio lavoro con responsabilità, è stato aggredito immotivatamente da un primario dell’ospedale che al momento non era in servizio, ma si trovava presso i locali del Cardarelli in veste di accompagnatore della moglie, primario di Farmacia in reperibilità».

«L’operatore socio-sanitario, nostro associato – prosegue -, ha rimediato la rottura del setto nasale con una prognosi di ventuno giorni. Non bisognerebbe aggiungere altro nel commentare una vicenda spiacevolissima, sgradevole e che non rende giustizia ad una struttura prestigiosa quale il Cardarelli è». «Sono certo che la direzione generale del Cardarelli – continua Maraniello – interverrà in maniera risoluta per tutelare tutto il personale in servizio presso l’azienda. Ne va dell’immagine, del buon nome, della tradizione di civiltà del Cardarelli, ma soprattutto ne va della sicurezza di chi ogni giorno, non senza difficoltà, opera presso la struttura».

«Esprimiamo –conclude Maraniello – la nostra solidarietà al nostro associato vittima di questa brutale aggressione. La nostra federazione resterà al suo fianco nel sostenerlo in questo momento di difficoltà. Dal canto nostro stigmatizziamo l’accaduto che non ha alcuna possibilità di essere giustificato».

SU http://www.diariopartenopeo.it/operatore-picchiato-da-un-primario-al-cardarelli-la-denuncia-della-fials/

 

 

Sei uno stronzo…sei una chiavica…ma che cazzo chiami. Sei un incompetente, domani ti faccio licenziare”.

Questo è quello che un operatore socio-sanitario in servizio al Cardarelli di Napoli si è sentito dire da un primario fuori servizio del nosocomio napoletano come riportato nella denuncia depositata presso il commissariato di polizia di stato dell’Arenella . Una discussione partita da una questione di lavoro tra quelle più banali: una firma per la ricevuta di consegna di alcuni medicinali dalla farmacia ospedaliera; discussione che si è trasformata in una escalation di insulti e di violenza tra i due dipendenti dell’ospedale.

Il fatto: La sera del 1 novembre l’operatore socio sanitario in turno dalle 20.00 alle 8.00, su incarico dell’ufficio centrale della direzione infermieristica si reca alla farmacia ospedaliera per il ritiro di alcuni farmaci. Durante l’orario notturno la farmacia dell’ospedale è chiusa e il facente funzione di primario per il reparto ha la reperibilità in caso di necessità. Di turno quella sera c’è la dottoressa Gallo che viene raggiunta telefonicamente: le viene richiesta la presenza in reparto farmacia per il ritiro di alcuni farmaci. Sono circa le 23,30 e la dottoressa è accompagnata dal marito, il dottor G.R., che è un dirigente di 2°livello e primario di uno dei reparti di ortopedia del Cardarelli. Ad attendere la dottoressa Gallo c’è l’operatore socio sanitario, D.P. 47enne di origini siciliane e in servizio a Napoli da pochi mesi dopo un trasferimento per mobilità dal nord Italia. Secondo il racconto dell’operatore socio-sanitario alla richiesta dei farmaci la dottoressa Gallo si lamenta del fatto che le medicine richieste nello specifico caso, sarebbero potute essere reperite all’interno dell’ospedale senza necessariamente servirsi della farmacia. Fin qui nessun problema per l’operatore che da ambasciatore mandato a compiere un operazione di servizio, non contraddice la dottoressa. Per il ritiro dei farmaci la dott.ssa Gallo chiede di firmare, come da prassi, la ricevuta di consegna all’operatore che resta spiazzato. Per evitare equivoci e problemi di ordine burocratico, quali competenze e responsabilità, D. decide di non firmare subito la ricevuta ma di chiamare la direzione infermieristica per chiedere se deve essere lui a firmare o chi dovrà prendere in consegna i medicinali. Il tempo passa e il dott. R. pare spazientirsi di fronte all’eccesso di zelo dell’operatore. Sarebbe stata questa la scintilla che ha causato il diverbio tra i due. Il primario di ortopedia, si legge nella denuncia, si trova a pochi metri dalla dottoressa Gallo e dall’operatore e sembra essere molto infastidito dall’atteggiamento di D.P. tanto da iniziare a inveirgli contro con epiteti che non passano inascoltati neanche a una guardia giurata presente sul posto. “Sei uno stronzo, sei una chiavica e non sai fare il tuo lavoro…Stronzo”; a queste parole D.P. risponde a tono, anche perché, spiega nella denuncia, non era a conoscenza del ruolo ricoperto all’interno dell’ospedale del primario. “Stronzo” risponde l’O.s.s. e questo basta a far perdere le staffe al primario di ortopedia che si avvicina all’operatore sferrandogli un pugno in pieno viso. Immediatamente, si legge nella denuncia, il vigilantes presente afferra il dottore prima che la situazione peggiori. L’operatore aggredito lascia cadere il telefono cellulare mentre era intento  a parlare con i colleghi che lo istruivano sul da farsi e che hanno assistito al fatto in diretta telefonica. Dopo l’aggressione, si continua a leggere nella denuncia, il primario ha continuato a inveire contro D.P. minacciandolo che l’indomani si sarebbe rivolto alla direzione centrale per farlo licenziare. Solo allora D. ha scoperto l’identità del suo aggressore. Dopo le cure del pronto soccorso per una frattura al naso per la quale ha avuto 21 giorni di prognosi, D. si è rivolto al commissariato di polizia di stato dell’Arenella per sporgere formale denuncia contro il suo aggressore. Nel frattempo la direzione sanitaria pare abbia requisito le immagini di video sorveglianza interne a circuito chiuso e che già sia stata aperta un’istruttoria per fare chiarezza e stabilire le responsabilità sull’episodio.

Il sindacato: «Sono certo che la direzione generale del Cardarelli – commenta Roberto Maraniello, segretario generale della Fials di Napoli – interverrà in maniera risoluta per tutelare tutto il personale in servizio presso l’azienda. Ne va dell’immagine, del buon nome, della tradizione di civiltà del Cardarelli, ma soprattutto ne va della sicurezza di chi ogni giorno, non senza difficoltà, opera presso la struttura».  Un episodio che dal sindacato viene considerato increscioso e inaccettabile, spiega Maranello che continua: «Un operatore socio-sanitario, colpevole solo di star svolgendo il proprio lavoro con responsabilità, è stato aggredito immotivatamente da un primario dell’ospedale che al momento non era in servizio, ma si trovava presso i locali del Cardarelli in veste di accompagnatore della moglie, primario di Farmacia in reperibilità. L’operatore socio-sanitario, nostro associato, ha rimediato la rottura del setto nasale con una prognosi di ventuno giorni. Non bisognerebbe aggiungere altro nel commentare una vicenda spiacevolissima, sgradevole e che non rende giustizia ad una struttura prestigiosa quale il Cardarelli è».

( http://retenews24.it/operatore-socio-sanitario-aggredito-un-primario-del-cardarelli-napoli-scatta-la-querela/)

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