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La Cisl segna il sorpasso nel settore della Sanità ottenendo il 45% delle preferenze (erano state il 41% nel 2015) mentre la Cgil perde punti e si ferma al 39,29% (contro il 42,23% del 2015). Qui a calare sarebbe anche la Uil, mentre aumenta l’apprezzamento per le sigle autonome. I numeri li riferisce Davide Battini segretario generale Cisl Fp: «Nella Sanità siamo il sindacato maggiormente rappresentativo con 1.448 voti. La Cgil ne ha avuti 1.262, 193 la Uil e 217 le altre quattro sigle».

La Uil fpl ritiene comunque di avere avuto «un’importante affermazione che ha impedito il monocolore sindacale, favorendo di fatto l’unità sindacale nell’interesse dei dipendenti e del servizio ai cittadini».

Ma che la galassia sia variegata lo dimostra poi l’analisi dei risultati specifici, per esempio, negli ospedali che vengono spartiti tra le due sigle principali: alla Cgil vanno infatti quelli di Correggio, Castelnovo Monti e Scandiano; alla Cisl il Santa Maria Nuova («621 voti contro i 401 della Cgil», sottolinea Battini), Montecchio e Guastalla.

Alla Cgil invece vanno tutte le Asp della provincia: a partire da Reggio Città delle Persone, Magiera Ansaloni della zona di Correggio, Progetto Persona di Luzzara, Carlo Sartori in val d’Enza, Opus Civium di Castelnovo Sotto, per finire con il Don Cavalletti di Carpineti; questo, si legge in una nota del sindacato a firma di Maurizio Frigeri segretario generale Fp Cgil Reggio Emilia, «a riconoscimento dell’impegno che la Cgil ha profuso nelle vertenze contro i tentativi di privatizzazione del welfare pubblico».

Tuttavia, qualche giorno fa, è stato Guido Mora, segretario della Camera del Lavoro, a sottolineare come «nel pubblico la maggior stabilità del posto e il blocco dei contratti per dieci anni ha finito per premiare più i sindacati di mestiere rispetto a quelli confederali»

http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2018/04/30/news/lavoro-a-reggio-emilia-verso-il-1-maggio-1.16777925

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