l Forum Meridiano Sanità è stato presentato il Rapporto Meridiano Sanità 2016, elaborato da The European House-Ambrosetti. Nel dossier si evidenzia come la spesa per abitante in sanità sia molto più bassa che in Europa e vi siano ancora forti difformità regionali. Il ritardo si rileva sia sul fronte dell’efficienza che per l’appropriatezza dei servizi resi e dell’offerta sanitaria, ma anche della capacità di risposta del sistema sanitario.
“A fronte della performance media dell’Italia – spiega il Rapporto Meridiano Sanità 2016 – nel confronto europeo, si registrano forti difformità a livello regionale. Il Meridiano Sanità Regional Index – giunto al suo secondo anno di rilevazione – mostra che ci sono aree di indagine in cui le disomogeneità regionali sono più accentuate che in altre. L’Emilia Romagna (7,3) e la Lombardia (7) occupano le prime 2 posizioni. Seguono Trentino Alto Adige e Toscana con un punteggio pari rispettivamente a 6,9 e 6,7. Le Regioni del Sud ottengono valori inferiori alla media nazionale”.
Quindi le risorse economiche dedicate alla sanità in Italia sono inferiori rispetto a quelle dedicate da altri Paesi. Si spende una quota minore del Pil (6,9% rispetto a una media europea del 7,4%.. E anche la spesa media, pubblica e privata, per abitante è molto più bassa: 2.951 euro rispetto a una media di 3.774 euro, a parità di potere di acquisto.
Mettendo poi in relazione le performance dei sistemi sanitari regionali con il relativo livello di spesa sanitaria, pubblica e privata, emerge una relazione positiva tra le due grandezze: in pratica le Regioni con le performance migliori (quelle del Nord) sono anche caratterizzate da un livello di spesa maggiore e ricchezza maggiore.
“Nel 2015 per la prima volta in 10 anni è diminuita la speranza di vita alla nascita, il tasso di mortalità è stato il più alto dal dopoguerra ad oggi e, inoltre, continuano a calare gli anni vissuti in buona salute”, rileva sempre il Rapporto.
“Abbiamo abbattuto le liste d’attesa, – afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – stiamo per approvare la legge che rende obbligatori i vaccini per l’iscrizione dei bambini negli asili nido dell’Emilia-Romagna e stiamo investendo oltre 150 milioni di euro per ammodernare e ristrutturare gli ospedali, realizzare nuove Case della Salute, acquistare nuove apparecchiature diagnostiche, adeguare le strutture alle norme sulla sicurezza, arricchire la rete ospedaliera della regione.
Tutto dare ai cittadini strutture e servizi sempre migliori”, “La tutela della salute – prosegue Bonaccini – e la capacità di cogliere le esigenze espresse dai territori sono per noi una priorità, per questo puntiamo sul rafforzamento del nostro sistema sanitario, a cui oggi arriva un riconoscimento importante. Puntiamo sulla rete territoriale dei servizi e, lo voglio sottolineare, sul personale, creando anche occupazione, viste le oltre mille stabilizzazioni e assunzioni previste entro fine anno grazie all’accordo firmato con i sindacati sull’innovazione e qualificazione del sistema sanitario regionale”.
“Sono molto lieto – ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera – che numerose proposte emerse da questo importante Forum trovino gia’ risposta nell’attuazione della legge di riforma del servizio socio sanitario lombardo. Un dato che conferma ancora una volta il ruolo trainante della nostra Regione per l’intero Paese. Un ruolo che potrebbe diventare ancora piu’ importante con il trasferimento dell’Ema a Milano e approfitto di questo palco per rivolgere al ministro Lorenzin l’invito a far presto per creare le condizioni affinche’ cio’ possa realizzarsi”.
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