Più privati nella sanità pesarese: apertura dalla Cisl, chiusura netta dalla Cgil
Più privati nella sanità pesarese: apertura dalla Cisl, chiusura netta dalla Cgil, che chiede di cambiare l”ordine del giorno della Conferenza dei sindaci d”Area Vasta 1 in programma per lunedì.
“La Regione- spiega alla Dire la segretaria provinciale della Cgil Simona Ricci- ci dica che modello di sistema sanitario pubblico-privato ha in mente per la provincia di Pesaro Urbino. Del sito dell”ospedale di Marche Nord se ne riparli un”altra volta”.
L”idea del centrosinistra di implementare la gamma di prestazioni sanitarie offerte dal privato nelle strutture di Cagli e Sassocorvaro per salvaguardare i posti letto di lungodegenza e per garantire il mantenimento del Punto di Primo Intervento anche nelle ore notturne viene fortemente osteggiata dalla Cgil. “Io credo che sia bene che tutti si fermino- spiega Ricci- Per il diritto alla salute dei cittadini e per la buona salute della politica. Prima che sia troppo tardi. Il Governo Renzi sta tagliando costantemente il Fondo sanitario con l”intenzione chiara di dare piu” spazio ai privati. Se su questo processo di privatizzazione la Regione Marche intende svolgere un ruolo di apripista lo dica con chiarezza. Ci sono altre strade da seguire per salvare i piccoli ospedali”.
La posizione della Cisl, invece, “non è pregiudizialmente contro una maggiore sinergia col privato in campo sanitario”, ma chiede una programmazione organica e un quadro trasparente. “Il privato non è un demone e soprattutto nella provincia di Pesaro Urbino, dove la presenza è piuttosto limitata, ci sono i presupposti per una maggiore sinergia pubblico-privato senza stravolgimenti del sistema sanitario- spiega alla Dire Sauro Rossi della segreteria regionale Cisl-Serve però una programmazione organica che parta dalla definizione del fabbisogno”. Cioè sapere, per esempio, “quante lungodegenze servono a Cagli e quante a Sassocorvaro”. Secondo il sindacalista, infatti, “le risposte che vanno bene per Cagli, non vanno bene per Fossombrone e, dunque, non si puo” portare il privato in tutti gli ospedali”.
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