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“Ospedale Sirai, Covid-19: nuova, durissima, diffida da 30 dipendenti all’azienda sanitaria “per mancato rispetto delle norme di sicurezza”

Le polemiche in merito al, presunto, mancato rispetto delle norme di sicurezza all’ospedale Sirai di Carbonia sembravano essersi sopite dopo gli impegni presi dal nuovo Commissario dell’Assl locale Gianfranco Casu, in particolare nell’ultima conferenza socio-sanitaria, dopo alcune roventi settimane (successive all’individuazione di alcuni focolai di Covid-19 dentro la struttura e a una presa di posizione di alcuni medici: https://www.nodas.it/2021/01/06/covid-19-dopo-lespandersi-di-alcuni-focolai-allospedale-sirai-la-situazione-si-fa-sempre-piu-difficile-e-complicata-da-gestire/ ) che avevano registrato prima un’ispezione del NAS dentro la struttura sanitaria e poi un esposto alla Procura della Repubblica di una quarantina di dipendenti.

Ma la calma era solo apparente: due giorni fa, lo scorso 3 marzo, 30 professionisti sanitari dei reparti di traumatologia, urologia e chirurgia dell’ospedale Sirai, hanno inoltrato, tramite l’Avvocato Doglio (lo stesso dell’esposto alla Magistratura) una durissima diffida alle Dirigenze Sanitarie dell’ATS, dell’Azienda Socio Sanitaria Locale, del Presidio Ospedaliero di Carbonia, e per conoscenza all’Ispettorato del Lavoro di Cagliari e all’Assessorato regionale della Sanità, nella quale si chiede di prendere “urgenti provvedimenti in materia di tutela della salute e della sicurezza” per quanto riguarda le procedure di lavoro attuate all’interno del nosocomio Sirai sul fronte della prevenzione alla diffusione del Covid-19.

Tra le criticità indicate nel documento presentato dall’Avvocato Doglio (ovviamente ancora da verificare da parte degli organi preposti) si evidenziano: “la mancata separazione dei percorsi sporco-pulito, e l’assenza di zone filtro dotate di adeguati sistemi di areazione; la promiscuità degli ambienti di lavoro, aggravata dall’esiguità del personale in servizio; l’assenza di efficaci misure di coordinamento e gestione dell’emergenza evidenziatesi in particolare nel dicembre scorso quando emersero dei focolai epidemici; l’inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuale forniti dall’azienda, dal numero insufficiente di mascherine, ai guanti e camici di taglie non corrispondenti alle esigenze degli infermieri; la tardiva formazione sull’utilizzo, la vestizione e la svestizione, dei DPI per gli operatori (parte dei quali si afferma nel documento non sarebbe nemmeno stata formata); l’inadeguata sorveglianza sanitaria e l’intempestività programmazione delle attività di screening per il personale infermieristico che, in taluni casi, avrebbe dovuto attendere fino a 4 giorni per ottenere l’esisto degli esami molecolari; e infine criticità sulla sanificazione dei locali che in non sarebbe stata eseguita dal personale addetto ma bensì da quello delle UUOO”.

La diffida si conclude con la minaccia da parte dei professionisti sanitari di “portare all’attenzione dell’autorità giudiziaria, in ogni sede competente nessuna esclusa, i fatti sopra esposti e di agire per il risarcimento dei danni non patrimoniali subiti e subendi”. Secondo l’Avvocato Doglio quelli sopracitati sarebbero “gravissime omissioni agli obblighi di garanzia posti dall’articolo 2087 c.c., che avrebbero inevitabili riflessi sul loro stato di salute psicofisica oltre che determinare rischi professionali inaccettabili”.

Quest’ultimo intervento riaccende le tensioni e i riflettori sull’ospedale Sirai in un momento ancora di forte incertezza sul fronte della pandemia e in riferimento al processo di vaccinazione che nell’isola, come a livello nazionale, stenta ancora a entrare a regime. L’auspicio, in attesa che gli organi preposti e titolati a verificare le criticità sopraesposte ed, eventualmente, a sanarle intervengano, è che si possa trovare un punto d’equilibrio tra dirigenza sanitaria e lavoratori per la risoluzione e la prevenzione di queste situazioni. Altrimenti, a farne le spese oltre i dipendenti – che hanno certamente il pieno diritto di lavorare in sicurezza, come sempre accade in questi casi continueranno a essere i pazienti del territorio.

MANOLO MUREDDU

 

https://www.nodas.it/2021/03/05/ospedale-sirai-covid-19-nuova-durissima-diffida-da-30-dipendenti-allazienda-sanitaria-per-mancato-rispetto-delle-norme-di-sicurezza/

 

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