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Torino, 26 ottobre 2016 COMUNICATO STAMPA
Nursing Up: “Mobilità? L’assessore sa che esiste un accordo firmato da cinque anni che non è mai stato utilizzato?”
Claudio Delli Carri: “Non vorrei che si tentasse di screditare gli infermieri perché abbiamo protestato per l’aumento degli stipendi ai manager”
“Vorremmo ricordare all’Assessore Saitta che, per quanto riguarda gli infermieri, esiste un accordo firmato già cinque anni fa, quando Assessore era Paolo Monferino e si parlava delle federazioni sanitarie – concetto identico alle attuali aziende di riferimento -, che prevede lo spostamento all’interno della stessa azienda degli infermieri in un raggio di 50 chilometri. Un accordo chiaro, che basta applicare, visto che esiste ma nessuno ha mai utilizzato. Noi non abbiamo alcuna paura a pronunciare la parola: “mobilità”. Basta che l’assessorato la smetta di provare a gettare fumo negli occhi alle persone per distogliere l’attenzione dalla sbagliata decisione di aumentare gli stipendi ai direttori generali quando tutti tirano la cinghia”.
Lo ha dichiarato oggi Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, il sindacato degli infermieri, replicando alle dichiarazioni riportate dagli organi di stampa in cui dall’assessorato pare arrivare l’ennesimo attacco agli infermieri, sul tema, ora della mobilità.
“Spero che l’assessore sappia che quell’accordo, firmato, è valido – aggiunge Delli Carri -. Se si vuole ricorrere a una riorganizzazione con degli spostamenti basta individuare le necessità, in base agli accordi, ridestinando e bilanciando le forze all’interno di un’azienda. Eventualmente, dopo, si può pensare a soluzioni attigue all’azienda e solo in ultimo a soluzioni regionali. Anche se onestamente vedo molto arduo che un infermiere impiegato, ad esempio, a Mondovì, dove ha casa e famiglia, di punto in bianco vada a lavorare a Verbania, a 250 chilometri, e lo faccia tutti i giorni.
È, dunque, perfettamente inutile che l’assessore lanci accuse sibilline. Se non ritiene che l’accordo in vigore sia corretto, lo dica, ci riconvochi e ne discuteremo. Altrimenti utilizzi la normativa in vigore. Se non la conosce, lui o chi per lui, si aggiorni”.
“Non capiamo il comportamento di un assessore – conclude Delli Carri – che prima cerca di annunciare 2600 assunzioni di “dipendenti”, che alla realtà dei fatti negli ospedali non si sono viste. Poi pare accusare le parti di non voler parlare di mobilità, minacciando piani di spostamento, quando invece esiste un preciso accordo in merito. Il tutto solo per coprire decisioni non condivisibili come quella dell’aumento di stipendio ai manager. Non vorremmo che si trattasse di azioni volte a screditare agli occhi dell’opinione pubblica una categoria, come quella degli infermieri, che invece è il motore trainante della nostra sanità, solo perché abbiamo osato protestare per l’aumento degli stipendi dei manager. Basta entrare in un ospedale qualsiasi per rendersi conto di cosa fanno gli infermieri ogni giorno. Non è certo a questo modo che si fa il bene della sanità piemontese”.
Il Segretario Regionale
Nursing Up Piemonte
Claudio Delli Carri
011.306703 – 389.80.93.406