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OSPEDALE L’AQUILA, ULTIMATUM CISL ”TORDERA O DIALOGA E COLLABORA O SARA’ STATO DI AGITAZIONE”

L’AQUILA – “O il direttore generale Rinaldo Tordera accetterà un confronto serio con i sindacati sui tanti problemi della Asl Avezzano L’Aquila Sulmona, o sarà stato di agitazione”.

Questa volta il coordinatore Cisl sanità della provincia dell’Aquila, Gianfranco Giorgi, e il segretario Fp-Cisl della provincia dell’Aquila, Michele Tosches, passano direttamente alle minaccia di sciopero dopo ripetuti scontri a mezzo stampa, con il direttore Tordera, e lo fanno con una conferenza stampa infuocata nella sede nella sede in via Gronchi presso il nucleo industriale di Pile.

Tordera era arrivato a definire “imbarazzante la confusione della Cisl che dà informazioni errate alla gente”, in particolare quelli sui tempi di attesa, “enormemente superiori a quelli reali”. Tacciando insomma la Cisl di remare contro, e per di più di non essere “attendibile ed equilibrata”. 

Giorgi ribatte proprio  battendo il tasto sulle liste di attesa.

“Sono mesi che chiediamo confronti sull’argomento – tuona Giorgi – che la situazione grave e chiaro a tutti i cittadini: per una risonanza magnetica bisogna aspettare l’agosto 2017, per una visita senologica marzo 2018, per una mammografia 7 mesi, per un ecodoppler 5 mesi. Aggiungiamoci pure che in pronto soccorso ci sono pazienti che devono aspettare in barella anche mezza giornata, perché non ci sono sufficienti posti letto per i ricoveri. Questi sono fatti, non opinioni”.

E ancora, aggiunge Giorgi, “siamo preoccupati per ci preoccupa la gestione ordinaria: in pronto soccorso l’osservazione breve è rimasta chiusa da febbraio ad ottobre, per carenza di personale medico e infermerstico. Non abbiamo detto nulla per non sembrare guerrafondai, ma Tordera deve essere chiaro sulla situazione del personale: prima ha dichiarato che ci sono 90 esuberi, poi però in estate  ha assunto a tempo determinato 60 addetti. Poi ci sono  400 precari, che secondo noi vanno assunti, sono venti anni che non si fa un concorso per infermieri, e  ci sono alcuni di loro che si trovano in questa drammatica situazione di incertezza da dieci anni”.

E ancora, incalza Giorgi, “Tordera dice che si sono nella Asl molti ‘fannulloni’. Se questo è vero vanno individuati, i sindacati sono i primi a voler rendere efficiente e produttiva la Asl, noi i fannulloni non li difendiamo in nessun modo, ma non si possono fare generiche accuse”.

La Cisl chiede poi che vengano riviste posizioni organizzative, assicurati gli scatti verticali.

Non siamo qui – conclude Giorgi – per mettere Tordera sul banco degli accusati. Vogliamo aiutarlo a risolvere i problemi. Ma se mantiene questa posizione di chiusura, allora l’unica alternativa è lo stato di agitazione, assieme agli altri sindacati”.

 

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