Riceviamo e pubblichiamo
«Accogliamo con soddisfazione la brillante iniziativadell’Asl di Bari che ha previsto il reclutamento di 110 infermieri che verranno impiegati dal Dipartimento di Prevenzione per tutte le attività territoriali legate all’emergenza Covid. Tra queste, in particolare l’Asl di Bari immagina il collocamento di infermieri in presidi sanitari scolastici».
Per la Regione Puglia la battaglia al virus non si combatte solo nelle corsie degli ospedali a contatto ogni giorno con i contagiati, ma con una concreta campagna di prevenzione e sensibilizzazione a stretto rapporto con i cittadini.
Il ruolo dell’infermiere, perno più che mai del nostro sistema sanitario, non diventa solo fondamentale nella sfida quotidiana alla cura dei pazienti, ma assume aspetti decisivi nel mondo scolastico, laddove i giovani, i ragazzi, i bambini, hanno fortemente bisogno di un sostegno.
La cultura della prevenzione assume un aspetto non certo secondario rispetto alle azioni finalizzate a salvare tante vite umane. In un momento in cui il piano vaccini stenta ancora a decollare, proprio per la mancanza di infermieri, potrebbe sembrare un controsenso ricercarli per impiegarli nel settore scolastico.
Di loro abbiamo bisogno sempre, fuori e dentro gli ospedali. La loro competenza, la loro umanità, la loro formazione, può fare la differenza. Perché poi non immaginare che i nostri professionisti nelle scuole possano vaccinare gli insegnanti, il personale Ata, gli studenti oltre i 16 anni».