SALERNO. Ancora una volta nel mirino della Procura di Salerno finiscono i lavoratori coinvolti nelle indagini sull’assenteismo all’ospedale “Ruggi d’Aragona”. Sono stati sequestrati dai militari della Guardia di finanza tutti i fascicoli in possesso della Commissione procedimenti disciplinari dell’Azienda ospedaliera universitaria. Giovedì scorso, poco dopo le 9 del mattino, i finanzieri si sono presentati all’ufficio Risorse umane dell’ospedale di via San Leonardo ed hanno sequestrato tutta la documentazione relativa ai 180 lavoratori sui quali l’Azienda dovrà decidere che provvedimenti adottare e dei quali gran parte rientrano nel comparto non medico, visto che i medici sui quali l’Azienda ha avviato i procedimenti disciplinari rappresentano davvero una netta minoranza. I faldoni che contengono le informazioni delle dichiarazioni rilasciate dai lavoratori – le loro memorie difensive e quanto dichiarato dai loro rappresentanti legali – sono ora sono nelle mani degli inquirenti.
Negli incartamenti ci sono le dichiarazioni di infermieri, operatori socio sanitari, medici e sindacalisti. La documentazione è stata raccolta durante il periodo estivo dal precedente capo del personale, Mario Forlenza, di recente trasferitosi all’Asl di Benevento per ricoprire l’incarico di direttore amministrativo. A fine ottobre si è chiuso il ciclo delle convocazioni e delle audizioni dei lavoratori che hanno utilizzato in modo scorretto o comunque improprio il badge aziendale, affidando la marcatura ad altri colleghi o timbrando più cartellini. Evidentemente gli inquirenti dovranno ricontrollare le loro dichiarazioni. Una visita davvero inaspettata quella dei finanzieri in ospedale visto che l’Azienda ha deciso di attendere per i dipendenti l’esito dell’iter giudiziario prima di avviare i procedimenti disciplinari a carico dei lavoratori travolti dall’indagine interna sulla base del’elenco di nomi che la Procura ha inoltrato ai vertici aziendali. Non è escluso che sia stata una denuncia a far scattare il sequestro dei documenti della Commissione. L’Azienda non ha adottato alcune provvedimento finora in quanto sarebbe anche difficile avviare un’indagine per accertare se i 180 dipendenti ogni giorno per un anno intero siano stati presenti sul posto di lavoro. L’esito giudiziario darà maggiori certezze per poter poi applicare eventuali sanzioni.
