L’omessa timbratura del cartellino (badge) non può essere causa di licenziamento per il dirigente medico.
Non può essere licenziato il dirigente medico che abbia omesso di timbrare il badge: la rilevazione delle presenze serve sì per consentire, all’azienda ospedaliera il controllo del quantitativo di ore lavorate dai dipendenti ai fini della corretta quantificazione dello stipendio, tuttavia al personale medico in questione deve essere riconosciuta maggiore autonomia proprio in funzione delle proprie mansioni organizzative del reparto. È quanto chiarito dalla Cassazione con la recente sentenza Cass. sent. n. 19554/2016.
Dunque, se anche il dirigente medico non rispetta l’orario di ingresso di tutti gli altri colleghi ed entra all’ora di pranzo (come nel caso di specie deciso dai giudici), omettendo del tutto la timbratura del badge, l’eventuale sanzione espulsiva è certamente sproporzionata rispetto alla violazione commessa, laddove l’uso aziendale (così come da codice disciplinare affisso sul luogo di lavoro) imponga invece dei rigidi orari di ingresso e di uscita dal reparto.
Tutt’al più – conclude la Corte – la contestazione nei confronti del dirigente medico può avere ad oggetto (piuttosto che la mancata timbratura del cartellino) l’omissione della prestazione lavorativa che, certo – questa sì – costituisce illecito disciplinare passibile di licenziamento. Il medico, difatti, che pur dovendo prendere regolarmente servizio se ne sta altrove è passibile di licenziamento in tronco, misura quest’ultima che va comunque sempre rapportata alla gravità del comportamento, ossia all’entità del ritardo o al numero di ore non lavorate.
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