“Il processo informativo del paziente dovra’ essere sempre piu’ personalizzato. Attualmente v’e’ un grado di standardizzazione, di cui prova e’ la modulistica utilizzata dagli ospedali alle RSA, che deve essere attenuato, a favore di un migliore adeguamento del processo comunicativo al vissuto del paziente, al suo livello culturale e sociale, alle sue relazioni parentali. Insomma il passaggio dalla ‘cura al prendersi cura’, che e’ alla base della riforma, deve divenire obiettivo anche nelle scelte organizzative, finanziarie e in generale di politica socio-sanitaria”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera intervenuto stamane al convegno ‘Il consenso informato nell’assistenza di lungo periodo’ organizzato da AGeSPI Lombardia (Associazione Gestori Servizi sociosanitari e cure Post Intensive), in collaborazione con Regione Lombardia, l’Ordine degli Avvocati di Milano e la Scuola Superiore della Magistratura, presso il Palazzo di Giustizia di Milano.
INFORMAZIONE E LIBERTA’ DI SCELTA – “Il sistema socio-sanitario lombardo – ha spiegato Gallera – si fonda sul principio di liberta’ di scelta da parte del cittadino del luogo di cura e di assistenza, principio che si esplica nell’estensione della rete degli erogatori, pubblici e privati accreditati. Ma una vera liberta’ si ha solo se chi la esercita e’ consapevole delle opzioni di cui dispone ed e’ responsabile, direttamente o per il tramite di chi lo rappresenta, delle scelte conseguenti. Consenso informato e principio di autonomia sono dunque due facce della stessa medaglia, alla base della pratica clinica e assistenziale, dell’organizzazione dei servizi e delle modalita’ di presa in carico del paziente o dell’assistito e della bioetica. Solo con l’informazione adeguata e appropriata il consenso e’ valido e conseguentemente l’assistito da ‘oggetto di cura’ puo’ diventare ‘soggetto’ protagonista nella relazione terapeutica”.
MIGLIORARE QUALITA’ COMUNICATIVA – “La qualita’ comunicativa – ha aggiunto – va migliorata e soprattutto deve diventare sempre piu’ centrale la prospettazione, ove esistono, delle alternative terapeutiche o assistenziali. Uno sforzo in tal senso verra’ da me chiesto all’intero sistema sanitario, anche col supporto di adeguati momenti formativi per gli operatori”.
CONSENSO VALIDO – “Una tematica particolare – ha concluso Gallera – concerne l’individuazione del soggetto che puo’ prestare valido consenso o dissenso. Tematica molto delicata soprattutto quando coinvolge pazienti anziani che pur non interdetti presentino dei problemi cognitivi. Si tratta di questioni delicate e in qualche misura controverse, anche in relazione alla interpretazione e gestione delle disposizioni. La redazione delle regole di sistema 2017 sara’ occasione per meglio chiarire questi temi”.
http://www.regioni.it/dalleregioni/2016/10/28/sanita-gallera-adeguare-consenso-informato-a-vissuto-del-paziente-483286/