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Ecco lo Statuto liberale dei Lavori che serve all’Italia

I due disegni di legge per un Testo Unico denominato “Statuto dei Lavori”e per una regolazione più semplice e più efficace in materia di salute e sicurezza nel lavoro sono parti di un unico disegno riformatore. Cambiano i modelli organizzativi della produzione, cambiano i lavori nella quarta rivoluzione industriale.

Ma nessuno può prevedere la velocità e la dimensione dei cambiamenti. Sappiamo solo che viene meno il vecchio mondo, fatto di gerarchie verticali e di mera esecuzione seriale degli ordini impartiti. Il vecchio mondo su cui è stato costruito tutto il pesantissimo diritto del lavoro, fatto di regole protettive del “contraente debole” che ora diventano spesso un freno alla occupabilità e alla migliore tutela dello stato di salute.

Omissis…

All’origine di queste proposte sono le visioni di Marco Biagi, la sua diffidenza verso il formalismo giuridico, la sua intuizione sui cambiamenti dei lavori e sulla tutela sostanziale dell’apprendimento continuo. Esse provocheranno discussioni e forse anche le usuali invettive riservate a chi suggerisce riforme nel presupposto dell’antropologia positiva perché l’impresa non è fisiologicamente ritenuta il luogo dello “sfruttamento dell’uomo sull’uomo”.

Farà discutere in particolare il radicale cambiamento ipotizzato per la prevenzione dei rischi nel lavoro.

Omissis…

Non ci illudiamo che nell’attuale contesto politico e parlamentare sia possibile condurre ad approvazione questi ddl. Abbiamo però la volontà di concorrere con essi ad innovare la cultura regolatoria degli ultimi settanta anni con lo scopo di liberare la vitalità economica e di promuovere il lavoro di qualità.

DI MAURIZIO SACCONI – Dettagli Approfondimenti e Documenti su http://formiche.net/2016/10/07/ecco-lo-statuto-liberale-dei-lavori-che-serve-allitalia/

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