Lanciamo un sasso nello stagno: il mancato rinnovo, ad oggi, dei direttivi di tutti gli Ordini delle Professioni Infermieristiche, è quasi insostenibile.
Il momento richiamerebbe ben altre responsabilità da parte dei non pervenuti, pur al netto delle legittime e creative motivazioni che ne sono alla base, compresa la deroga consentita al 31 marzo pv. *
Si muove la politica, si incaricano nuovi Presidenti del Consiglio, si nominano nuovi Ministri, si convocano procedure elettorali amministrative, si mobilitano istituzioni per essere all’altezza della situazione, ma non si rinnovano tutti i Direttivi degli Ordini entro un tempo certo e adeguato alle sfide che attendono a livello nazionale e per il definitivo e completo passaggio dall’ente “collegiale” a quello “ordinistico”, senza ibridi di mezzo.
Ed essere all’altezza delle situazioni e delle sfide prossime venture, esattamente come sinora garantito dalla rappresentanza professionale a livello centrale e provinciale, significa affrontare, saper affrontare, dover affrontare in qualsiasi momento tutti i livelli in tutti i nuovi e attuali contesti di bisogno.
*la deroga consentita al 31 marzo pv è pervenuta comunque oltre il timing che sarebbe stato necessario per rispettare le procedure elettorali. Un classico salvataggio in calcio d’angolo, ex post….