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LIGURIA 10 ottobre 2016

Sanità privata, controlli a tappeto della Regione: «Servono regole»

Genova – «In questo settore c’è una deregulation totale e nemmeno la Regione ha il quadro completo della situazione ligure: laboratori, ambulatori, case di riposo e centri di riabilitazione non si sa quanti sono. Servono regole chiare e controlli ».

È la premessa dell’assessore alla Salute, Sonia Viale, eppure stiamo parlando di un pianeta e di grandissimi numeri: in Liguria le strutture pubbliche e private accreditate a offrire servizi sanitari sono 385, poi, però, ce ne sono alcune centinaia (il numero è indefinito) autorizzate a “vendere” prestazioni sanitarie di ogni tipo, dall’esame alla radiografia e alla Tac.
Un giro d’affari milionario, una concorrenza sempre più spietata ma, ispezioni dei carabinieri dei Nas a parte, controlli praticamente inesistenti oppure limitati a quando succede qualcosa di grave. Finora la regia è sempre stata in mano ai Comuni che devono concedere le autorizzazioni, ma adesso la Regione ha deciso di intervenire e di voler dare per ogni pratica un parere vincolante «dopo aver controllato le apparecchiature, i locali e i requisiti di medici, fisioterapisti e infermieri».

Si cambia registro con una riforma che non sarà indolore «perché chi non è in regola resterà fuori, ma metterà ordine e aumenterà la qualità della risposta sanitaria privata e accreditata», assicura l’assessore Viale che inizierà oggi un tour ligure per partecipare alle conferenze dei sindaci delle cinque Asl liguri che riuniscono 235 Comuni, poi Confindustria, il forum del terzo settore e l’ordine dei medici : l’obiettivo è arrivare alla riforma nel giro di due mesi e applicarla, nei primi mesi del 2017, dopo il passaggio in giunta e il voto del consiglio regionale.

  • Letto su http://m.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/10/10/ASHfthcE-tappeto_privata_controlli.shtml

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