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Presidio dei lavoratori della Asl di Carbonia davanti al palazzo della Regione, in viale Trento, per protestare contro il mancato riconoscimento di due progressioni contrattuali, chiamate fasce, previste dalla Finanziaria 2015. Per gli operatori della sanità del Sulcis si tratta di ricevere in busta paga fra i 150 ed i 200 euro. Il presidio è stato organizzato dai segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil della sanità, che hanno incontrato l’assessore della Sanità, Luigi Arru, il capo di Gabinetto della presidenza della Giunta, Filippo Spanu, e il capo di Gabinetto dell’Assessorato alla Salute dr. Gianni Salis, per cercare una soluzione extragiudiziale rispetto al ricorso già presentato al tribunale civile di Cagliari per comportamento antisindacale dell’Asl che non ha ancora applicato la normativa. “L’accordo, se possibile, va fatto immediatamente perché all’1 gennaio 2017 anche i 1.300 dipendenti della Asl di Carbonia finiranno dentro la Asl unica – spiega il segretario della Cisl, Roberto Fallo – mentre infatti tutte le altre aziende hanno applicato la legge, la Asl di Carbonia ancora no. Questo rischia di far sorgere un vulnus con la nascita dell’Ats”. La Regione ha preso tempo per verificare la situazione ed i numeri, e ha riconvocato il tavolo con le parti sociali per venerdì 2 dicembre alle 15.

http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=39713

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