Trasformazione digitale della sanità pubblica, prospettiva realistica e necessaria. «Molto vicina e in gran parte già realizzata. Noi vediamo questo processo come fonte di grande risparmio, fondamentale per migliorare il rapporto qualità-costo, ridurre sprechi e inefficienze. Ogni euro verrà reinvestito per migliorare l’assistenza ai cittadini», fa il punto sullo stato dell’arte della rivoluzione la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.
Abstract. È il tema dei tre giorni di dibattito e confronto organizzati a Milano per la seconda edizione di «S@lute, il Forum dell’innovazione», iniziativa sostenuta dal Corriere della Sera, promossa da Allea e Fpa con la collaborazione di Motore Sanità.
Ministro, a che punto è la trasformazione digitale della sanità?
«Il primo provvedimento attuativo è il regolamento del fascicolo sanitario elettronico, uscito a settembre 2015. È uno strumento formidabile che permette di accedere ai dati riguardanti ogni cittadino. Il Politecnico di Milano stima che le strutture sanitarie potrebbero risparmiare circa 3,8 miliardi l’anno. Ad esempio, dalla cartella clinica elettronica e la dematerializzazione dei referti potremmo ridurre la spesa di 2,2. Verrebbero eliminati i costi della stampa e il tempo di infermieri».
Per il cittadino cosa cambia?
«Ai benefici bisogna aggiungere i possibili risparmi economici di circa 5,4 miliardi. I cittadini potranno ritirare i referti via web e così prenotare esami e visite evitando le attese al telefono».
fonte, articolo completo e approfondimenti su http://www.corriere.it/salute/16_novembre_09/lorenzin-sanita-digitalizzata-cosi-si-risparmiano-4-miliardi-all-anno-b714c018-a6c7-11e6-b4bd-3133b17595f4.shtml