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C’è un messaggio nascosto nella premura con cui Gesù cura la suocera di Pietro. Ed è un piccolo manuale per tutti noi se vogliamo essere infermieri delle anime.

Egli subito si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò”. (Mc 1, 30-31)

Le parole dell’evangelista Marco sembrano essere quasi un manuale della cura per i medici e per gli infermieri. Fate caso ai verbi che utilizza per descrivere le azioni che Gesù fa nei confronti della suocera di Pietro. Sta male e Simone chiede al Maestro di fare qualcosa. Gesù interviene subito, nonostante sia anziana, si avvicina, la prende per mano, (prende per mano una donna… allora…) la fa alzare.

Sono i quattro verbi che rappresentano la relazione di cura, in maniera particolare quella del medico e quella dell’infermiere. Innanzitutto l’urgenza di intervenire, il non perdere tempo,  lo stare vicino al paziente, indipendentemente dalla sua età e dalla sua condizione, poi il toccarlo e stabilire una relazione, quindi prendergli la mano, per fargli percepire che non è solo e poi infine aiutarlo a rimettersi in piedi.

 

In questi mesi dolorosi per tante famiglie segnate dal lutto, dalla morte di migliaia e migliaia di persone, soprattutto anziani, costretti a morire in ospedale da soli, senza neppure poter rivedere un’ultima volta i propri cari, abbiamo rivalorizzato i mestieri del medico e dell’infermiere.

Gli infermieri dimenticati

Li abbiamo chiamati eroisalvatori, poi li abbiamo anche dimenticati, senza renderci conto delle difficoltà di un lavoro che spesso ti costringe a fare delle scelte non facili, in ospedali che pagano i tanti anni di abbandono e di tagli indiscriminati.

Non abbiamo tenuto conto di quanto queste professioni siano difficili e richiedano coraggio, sacrificio e abnegazione.

Gesù, medico e infermiere, traccia per loro una sorta di identikit professionale, quasi la deontologia del loro lavoro: avvicinarsi subito, non tener conto delle categorie dei pazienti,  prendere per mano, aiutare ad alzarsi è il lavoro del medico e dell’infermiere a cui dobbiamo essere grati soprattutto in questo momento di grave crisi della vita di ciascuno di noi, ben sapendo che sono persone come le altre e che quindi anch’essi possono sbagliare, avere momenti di crisi, di sconforto, soprattutto in una situazione di continua pressione come quella che stiamo vivendo.

 

https://www.google.com/amp/s/www.alessioporcu.it/rubriche/ce-bisogno-di-parola/quel-piccolo-manuale-per-gli-infermieri-dellanima/amp/

 

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