infermieri senza più il totale svincolo all’esclusività
Se la mettiamo in immagine e se scegliessimo una allegoria, l’esclusività è una borraccia.
Una borraccia di opportunità professionali da chi verso chi?
La rappresentanza professionale, che ha curato di ben distinguersi da qualsiasi altra narrazione resa da terzi in modalità associativa quindi non erga omnes ma a beneficio della sola platea di deleghe, (ndr), lancia la sfida del superamento del vincolo di esclusività, il diritto a parità di trattamento rispetto alla professione medica, il dovere dello Stato, tra altre preoccupazioni e prerogative, a ridurre le sperequazioni tra esercenti professioni sanitarie.
Chi riceve la borraccia è chiamato a rispondere alla sfida.
Da un’altra angolazione, potrebbe essere la comunità infermieristica che passa la borraccia del superamento del vincolo di esclusività alla rappresentanza professionale.
E qui è acclarato che la Fnopi, il Comitato Centrale, la Presidente e gli Ordini Provinciali hanno saputo cogliere l’attimo, giocare in anticipo ed in rimessa, senza catenaccio, portando la partita sull’1 a 1 e rinviando ad un prossimo match politico.
Le “contromisure” del 31 marzo del Consiglio dei Ministri in materia sanitaria, vanno appunto in controtendenza rispetto alle dichiarazioni del Ministro della Salute e del “Merito” di qualche giorno prima verso l’auspicata abolizione strutturale del vincolo di esclusività per le professioni sanitarie, che consentiva nella prima stesura agli infermieri dipendenti di esercitare la libera professione senza restrizioni di orario e senza orizzonti temporali.
Che poi sia un primo o secondo o terzo passo per impiegarsi in ore di assistenza sul territorio o nelle forme dell’esercizio professionale in tutte le forme del mercato del lavoro, (CHE NON ESCLUDE NESSUNA OPZIONE!), è una verifica alla quale risponderanno solo gli infermieri che andranno ad assumersi la responsabilità della scelta.
Al di fuori dell’orario di servizio, comunque, la professione infermieristica andrá dove la porta il cuore, la formazione, la competenza, la sfida e non le chiacchiere di queste ore.