La teoria delle legittimità?
È consegnata alla storia la figura di M del duo sindacale Gianni e Pinotto del III millennio, che hanno tardivamente e deliberatamente proposto un interpello ad Aran e Corte dei Conti su aspetti della preintesa sindacale Comparto Sanità.
Che sindacati di un altro comparto vadano contro altri sindacati è già una anaaomalia.
Che associazioni sindacali mediche siano nei fatti e agli atti un insulto ai lavoratori, ai dipendenti, alle professioni infermieristiche e sanitarie, agli attori, agli autori del comparto sanità non è da oggi e sarà anche domani in tanti contesti come lo è stato ieri su altre questioni, non si può più sentire.
L’anaaomalia non è la “legittimità” dell’interpello, ma la tempistica.
Potevano sollevare la questione mesi fa e si sarebbe risolto senza code polemiche, invece hanno manovrato sottotraccia ed esporre solo adesso riserve e dubbi e difese corporative anacronistiche, assume un significato politico di una certa rilevanza, trattandosi di assalto da modalità “muretto a secco”, una vigliaccata quindi, tesa a portare danni economici ad un passo dalle agognate festività.
Ma le cartucce sparate falliranno l’obiettivo e le infermiere e gli infermieri, passata la buriana, avranno vinta la partita.
Alla anaaomalia politica e anacronistica (e superata dai tempi e dai fatti) di Gianni e Pinotto sul tema del rinnovo del CCNL Comparto Sanità, ha dato riscontro direttamente l’Aran e senza mettersi guanti di velluto, anzi indossando quelli di carta vetrata.
Più che mettere in dubbio la legittimità della preintesa, i firmatari della teoria della legittimità pensassero ad ammarare e tornare sulla terra.
Se fossero dirigenti di un sindacato serio, dovrebbero dimettersi subito.
Non lo faranno, e questa sarà un’altra anaaomalia e non meno grave.
Ma hanno dimostrato di valere ZERO come rappresentanti sindacali, e quindi possiamo farcene tranquillamente una ragione.