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Inizia il valzer dei reparti Bellaria, la cardiologia va al Sant’Orsola

Nei prossimi mesi potremmo assistere a una serie di riorganizzazioni e accorpamenti di servizi nei quali la rigida divisione tra Ausl, Sant’Orsola e Rizzoli sarà un ricordo. Tutto questo avverrà in seno alla Conferenza socio-sanitaria metropolitana, in cui siedono per la prima volta anche il sindaco di Imola Daniele Manca e gli assessori regionali Elisabetta Gualmini (welfare) e Sergio Venturi (sanità), e il cui insediamento è previsto appunto per domani mattina.

La Cardiologia Urbinati andrà, sempre che il piano non subisca modifiche, al padiglione 25, di fronte al nuovo Polo cardio-toraco-vascolare. «Urbinati si è sempre occupato di riabilitazione cardiologica e abbiamo concordato con lui una mission sempre più in relazione con il territorio — spiega il direttore generale dell’Ausl Chiara Gibertoni —, quindi si occuperà di scompensi cardiaci e dei ricoveri dal territorio di persone anziane fragili». Al padiglione 25 andrebbero anche altre due unità operative del policlinico, la Nefrologia diretta da Gaetano La Manna e la Pneumologia guidata da Stefano Nava, «reparti che si occupano di patologie renali e respiratorie frequenti nei pazienti cardiopatici — aggiunge Gibertoni —, quindi, se ben interpretato, quel padiglione diventerebbe una struttura con uno stretto rapporto con i servizi sanitari del territorio, Casa della salute in primis. Sia chiaro però che siamo ancora in una fase progettuale e ci confronteremo con i sindacati e con tutti i professionisti coinvolti appena abbiamo una proposta più definita».

Allo studio di fattibilità ha lavorato la direzione del Sant’Orsola. Il contenitore di questa operazione, il padiglione 25, è stato recentemente liberato non solo dai vari reparti di Cardiologia e Cardio-chirurgia che sono entrati al nuovo Polo, ma anche dal reparto Trapianti diretto da Antonio Pinna, che è traslocato al padiglione 5. «Sono rimasti solo ambulatori e studi — conferma il direttore generale del Sant’Orsola Mario Cavalli — e oltre alla Pneumologia, alla Nefrologia e alla Cardiologia Urbinati quel padiglione potrebbe accogliere anche la degenza della nostra Cardiologia guidata da Rapezzi. Quell’edificio avrà bisogno di qualche manutenzione e, una volta terminati i traslochi, sarebbe anch’esso organizzato per intensità di cura, tenendo conto che di fronte ha il Polo cardio-vascolare per ogni emergenza. Sarebbe la prima volta di un’integrazione tra noi e l’Ausl, d’altra parte noi abbiamo già portato alcune nostre attività chirurgiche all’ospedale di Budrio. Insieme possiamo fare un bel percorso».

Come detto questa non è l’unica integrazione a cui stanno pensando le aziende sanitarie bolognesi. «Aspettiamo con trepidazione l’insediamento della Conferenza metropolitana — confida Gibertoni —, quella sarà la cabina di regia in cui valutare le tante idee che abbiamo. Chiederemo che detti un po’ la regia, che sia un luogo di confronto sulle riorganizzazioni. Come direttori generali abbiamo come obiettivo che si vada verso l’integrazione, ma viene realizzata, con quali tempi e modi, devono dircelo loro». Nella Conferenza oltre a Merola e Manca, e i rispettivi assessori, siedono i presidenti dei Comitati di distretto (sindaci anche loro), Venturi e Gualmini come detto, ma anche un rappresentante dell’Università che è Raffaele Lodi, direttore del dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie. La sede perfetta per decidere la sanità bolognese del futuro.

di Marina Amaduzzi su

http://mobile.corriere.it/m/informazionelocale/notizie/corrieredibologna/notizie/cronaca/2016/3-ottobre-2016/sanita-inizia-valzer-reparti-bellaria-cardiologia-va-sant-orsola-240948517272/1/

 

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